Domenica torna Bicipace, un fiume di bici dall’Alto Milanese al Ticino
Dopo tre anni di stop torna la grande iniziativa: i diversi gruppi si uniscono man mano, fino ad arrivare a Castano Primo. Pranzo e pomeriggio insieme. Le parole d'ordine restano: ambiente, pace e solidarietà
Pace, ambiente e solidarietà: sono le tre parole – quantomai attuali – da cui riparte Bicipace, la grande giornata in bicicletta nel territorio tra Malpensa, l’Alto Milanese e il Magentino. La grande iniziativa torna – domenica 19 giugno – dopo tre anni di stop, tre anni dall’ultima edizione tenutasi nel 2019.
È la 38esima edizione di una giornata molto amata, anche per le sue modalità, per quel serpentone di bici che parte al mattino presto dalle località più lontane (come Abbiategrasso, Cardano-Gallarate, Rho, Saronno) e si ingrandisce man mano che i diversi gruppi confluiscono con gli altri: a mezzogiorno tutti si riuniranno a Cuggiono, per l’ultimo tratto verso Malvaglio e la tecnostruttura di Castano Primo, che quest’anno ospita l’evento finale (la foto si riferisce invece all’edizione del trentennale). Qui trovate la locandina completa con tutti gli orari di partenza e ritrovo.
Ovviamente dopo l’arrivo sono previsti il pranzo e tante attività pomeridiane, per grandi e pi bambini. La Tensostruttura di Castano ospiterà anche l’eventuale “pranzo di consolazione”, nel caso ci fosse una giornata di pioggia. Come sempre previsti anche gli stand e spazi informativi di diverse associazioni dell’area dell’Alto Milanese.
Le parole d’ordine della manifestazione rimangono quelle di sempre: pace, ambiente e solidarietà. Pace significa lavorare “perché si ritrovi la via della pace, anziché continuare a generare guerre e conflitti dove, alla fine, non ci saranno mai né vinti né vincitori, ma solo vittime sacrificali di una falsa pace armata”. Con un appello a rifiutare i “linguaggi bellicosi” (che in effetti abbondano sui giornali e non solo) e a pensare alle vittime e ai profughi, di tutti i conflitti. Solidarietà vuol dire anche l’iniziativa dei circoli Fiab, Legambiente e delle ciclofficine “Un ponte a due ruote”, per riparare e fornire biciclette ai rifugiati dal conflitto in Ucraina.
Organizzano 13 circoli di Legambiente, le Fiab di Canegrate, Cardano, Gallarate e Saronno, Amicinbici, Emergency, Scuola di Babele, Ambiente Saronno Onlus.
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