Riparte la mobilitazione dei corrieri di Amazon in Lombardia
Da tempo la Filt Cgil denuncia che la quasi totalità dei contratti di lavoro Part Time attivi nella filiera Amazon non rispondono ai dettami contrattuali e di legge
A seguito dello storico Accordo Nazionale del 23 novembre 2021 che ha normato le condizioni dei Drivers in appalto ad Amazon in Italia, in Lombardia è stato avviato il confronto con l’associazione Datoriale AssoEspressi, che rappresenta le Aziende in appalto al colosso dell’E-Commerce, sui temi sollevati dalla Filt Cgil a livello lombardo.
Il sindacato ha chiesto di normare i parametri che determineranno il Premio di Risultato 2022 stabilito nell’Accordo Nazionale, il riconoscimento del Premio 2021 così come firmato dalle Parti lo scorso anno, la regolamentazione dei contratti Part Time e maggiori tutele per i lavoratori in fase di carico della merce sul furgone.
Da tempo la Filt Cgil denuncia che la quasi totalità dei contratti di lavoro Part Time attivi nella filiera Amazon non rispondono ai dettami contrattuali e di legge, non vengono riconosciute le giuste retribuzioni e viene richiesta la massima flessibilità in barba ad ogni normativa che regola questa tipologia di contratti.
«Anche sulla fase di carico e sulle responsabilità degli autisti” dichiara il Segretario Filt Cgil Lombardia Emanuele Barosselli “riscontriamo pesanti anomalie. Il lavoratore è infatti contrattualmente responsabile della merce che trasporta e ne risponde disciplinarmente ma, nel sistema Amazon, non ha il diritto di verificare il numero e la tipologia dei pacchi che gli vengono caricati alla mattina. Accade quotidianamente che l’”algoritmo” sbagli ad assegnare la merce e che risultino pacchi mancanti sul furgone. In questo caso scattano macchinose procedure di verifica e addirittura la perquisizione del mezzo da parte del personale Amazon! In troppi casi i lavoratori sono stati accusati di rubare a causa di bug nel sistema informatico di Amazon!».
Il 27 maggio la trattativa Regionale si è bruscamente interrotta a causa della mancata disponibilità di Amazon ad affrontare le problematiche sollevate dal Sindacato, la non volontà di erogare le Premialità già concordate per l’anno 2021 e di portare alle calende greche il confronto sul Premio del 2022.
«Siamo stufi – prosegue Barosselli – di dover rincorrere un’Azienda e un’Associazione Datoriale che si prende impegni con i lavoratori per garantirsi la massima produttività e poi puntualmente non li rispetta. I lavoratori chiedono concretezza e risultati!».
Queste le ragioni che hanno portato la Filt Cgil Lombardia ha riaprire la mobilitazione dei drivers che già dai prossimi giorni inizieranno con azioni di protesta e sciopero se le controparti non cambieranno atteggiamento e se non si vedranno aperture concrete
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