Due candidati alla poltrona di primo cittadino di Rovello Porro. Due interviste per conoscere gli aspiranti sindaci e quali sono i punti chiave dei programmi elettorali.

Paolo Pavan in lizza per il bis a Rovello Porro. Il sindaco uscente del paese si ricandida alle prossime elezioni comunali, che si terranno il 12 giugno 2022. Classe 1963, di professione carrozziere, Pavan è stato eletto nel 2017 con la lista Lega Nord con 810 voti, pari al 31,69% di quelli espressi.

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Perché ha deciso di ricandidarsi? «Il motivo che mi ha spinto a ricandidarmi è semplice, rimetto a disposizione dei cittadini la mia esperienza, la passione per la cosa pubblica e la volontà di migliorare il paese che amo. Ricandidandomi voglio continuare il progetto iniziato 5 anni fa e avanzare rispetto ad un percorso che ha portato a risultati importanti per questa comunità in tempi non facili. Sono convinto che esercitare e adoperarsi per una buona amministrazione sia il solo mezzo per provare a migliorare quello che non va. Continuare a lamentarsi dicendo che le cose non funzionano e dire che tutti gli amministratori sono uguali, pensare che niente possa ancora migliorare, non sono ragionamenti che mi appartengono. Mi auguro una campagna elettorale propositiva e civile, uno stile al quale mi atterrò parlando e proponendo il programma di cui sarò garante, evitando di scendere in polemiche contro gli altri candidati».

Come si presenta oggi Rovello Porro? In che condizioni è il paese? «Da un sondaggio effettuato con i cittadini si è avuto un riscontro positivo rispetto al passato. Sicuramente meglio».

Cos’è mancato in questi anni? Cosa non siete riusciti a fare? «Ritengo un dovere come sindaco dire che nulla è mancato in questi 5 anni di mandato, siamo riusciti a portare a termine l’80% del programma, che a mio modesto parere vuol dire che siamo stati rispettosi degli obbiettivi che ci eravamo prefissati».

Ci dice un luogo del paese, uno solo, che per primo dovrebbe ricevere attenzione? «Non pongo distinzione dei luoghi, sono dell’idea che tutti i luoghi devono avere la stessa attenzione».

Presenti la lista che supporta la sua candidatura. «La mia lista ha l’obiettivo di rappresentare un’area vasta dell’elettorato che si riconosce nel fare, che ha a cuore la buona amministrazione e una visione del futuro di Rovello Porro che sa valorizzarne compiutamente tutte le potenzialità, a partire dalle solide radici in cui si riconosce la nostra comunità cittadina. I nostri candidati hanno chiari riferimenti in rappresentanza del mondo del lavoro e dell’impresa, della cultura e del sociale: cittadini motivati e impegnati a voler dare il proprio fattivo contributo alla crescita della nostra comunità. Gli spunti programmatici e progettuali condivisi mi hanno dato la certezza di una squadra coesa e propositiva, con cui sarà possibile portare a compimento gli obiettivi».

Tre punti chiave del programma elettorale?  «Opera Pia Carcano, recupero dello stabile per adibirla a casa albergo. Centro industriale, ridefinizione del piano di insediamento produttivo relativo all’area di via Petrarca. PGT, stesura e adozione della variante già avviata al Piano di Governo del Territorio».

Un sogno nel cassetto per Rovello Porro? «Rigenerazione urbana come strumento per riqualificare il territorio. Significa in ambito urbano approcciarsi all’evoluzione del tessuto edificato e non attraverso una serie di continue demolizioni, ricostruzioni e rifunzionalizzazioni delle sue parti che tengano conto delle esigenze specifiche del contesto. In sostanza la rigenerazione urbana viene divisa in tre cicli, la riqualificazione dei centri storici, il recupero delle aree dismesse, la massima riqualificazione dei quartieri».

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