Studenti dello Zappa di Saronno in visita al Teatro alla Scala di Milano
Hanno assistito alla rappresentazione teatrale del balletto "Sylvia". L'iniziativa è stata possibile grazie al Servizio di Promozione Culturale che il teatro milanese offre a giovani e non, per offrire la possibilità a tutti di avvicinarsi al mondo del teatro musicale a condizioni agevolate
Tappa al Teatro alla Scala di Milano per un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Gino Zappa di Saronno per assistere alla rappresentazione teatrale del balletto “Sylvia”, iniziativa possibile grazie al Servizio di Promozione Culturale che il teatro milanese offre a giovani e non, per dare la possibilità a tutti di avvicinarsi al mondo del teatro musicale a condizioni agevolate.
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Lo spettacolo è stato il momento finale di un percorso di incontri sulla storia della danza e di approfondimento sul genere letterario del dramma pastorale, a cui il balletto “Sylvia” si ispira. Hanno contribuito a questa formazione la ballerina varesina Selene Scarpolini e il professore di lettere Stefano De Palma, referente del progetto scolastico.
«Questo balletto è stato il terzo di una serie di spettacoli a cui i ragazzi dell’istituto tecnico saronnese hanno partecipato – spiega il professor De Palma -. Il primo è stata la prova di un concerto (I sinfonia di Mahler e I sinfonia di Beethoven), sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly. Ad aprile, invece, hanno avuto l’occasione di assistere all’opera “Don Giovanni” di Mozart, con la regia di Robert Carsen, prima della quale hanno incontrato il giovane maestro Giovanni Conti: Già allievo della “Riccardo Muti Italian Opera Academy”, diplomato in direzione d’orchestra al conservatorio “G. Verdi” di Milano, nel 2021 si è classificato primo al premio “Angelo Mariani” per direttori d’orchestra under 30».
«”Tutti alla Scala!” è un progetto di altissimo livello culturale – continua il docente -, che ha permesso a studenti che non pensavano di poter apprezzare la musica classica e le grandi forme d’arte ad essa connesse -come la danza o il melodramma- di stupirsi di fronte alla straordinaria bellezza delle proposte che il Servizio di Promozione Culturale della Scala aveva loro riservato. Inoltre la Scala resta di per sé un luogo pieno di storia e di fascino a cui nessuno è rimasto indifferente».
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