Castelli (Lega): “Approfondiamo il Referendum e spieghiamo cos’è il Decreto Severino”
Nota di Lucia Castelli della Lega Lombarda Saronno, sui quesiti referendari del referendum della giustizia, per il quale si voterà il 12 giugno
Nota di Lucia Castelli, responsabile tecnico provinciale per il referendum del 12 giugno, sui quesiti referendari del referendum della giustizia, per il quale si voterà il 12 giugno.
Ogni referendum è per prima cosa un momento di grande partecipazione alla vita repubblicana. La possibilità concreta di andare a determinare direttamente una trasformazione nelle istituzioni, è da sempre una prova di libertà, vitalità e coscienza di un popolo, che con un gesto semplice, afferma con vigore la propria sovranità e indipendenza.
E si sa, la libertà significa responsabilità, come partecipazione significa preparazione. Per questo inizieremo un breve percorso di approfondimento sui quesiti referendari, per portare chiarezza dove solitamente c’è un po’ di confusione, al fine che i cittadini possano andare alle urne con consapevolezza e realizzare serenamente il loro diritto repubblicano di essere liberi, sovrani e indipendenti.
Il primo punto che andiamo a affrontare insieme è quello riguardante l’abolizione del decreto Severino. Il Decreto Severino attualmente impone l’incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna, anche in via non definitiva.
Avendo valore retroattivo, prevede la sospensione per un periodo massimo di 18 mesi di una carica comunale, regionale e parlamentare se la condanna, avviene dopo la nomina del soggetto in questione. Così, come è successo in moltissimi casi documentati, in particolare verso amministratori locali e sindaci, il soggetto si è visto costretto alle dimissioni, oppure è stato sospeso, per poi vedersi assolto perché risultato innocente.
Votando “sì” al referendum si restituisce ai giudici la facoltà di decidere caso per caso se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici.
Avv. Lucia Castelli Responsabile tecnico provinciale per il referendum
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