Da padre in figlio. A Saronno la Pasticceria Nord festeggia 50 anni di attività
Da cinque decenni presente in piazzale Cadorna, oggi l'attività è condotta da Vittorio Mantegazza insieme a due collaboratrici, ma venne avviata nel 1972 dal padre Giuseppe
Raggiunge quest’anno 50 anni di vita la Pasticceria Nord di Saronno, da cinque decenni presente in piazzale Cadorna, proprio di fronte alla stazione centrale di Ferrovie Nord Milano, alla quale deve il nome.
Un’attività a conduzione famigliare, oggi condotta da Vittorio Mantegazza insieme a due collaboratrici, ma iniziata nel 1972 dal padre Giuseppe: «Era conosciuto da tutti come Pino – racconta Vittorio -. Mio padre si occupava della produzione e mia madre della vendita, mentre io sono subentrato alla fine degli anni ’80, dopo il diploma».
Fiore all’occhiello della pasticceria sono gli amaretti (nella fotografia sottostante), per i quali il proprietario ha sviluppato una propria ricetta: «Il problema dell’amaretto originario era che rimaneva un po’ duro, perché nasce per essere intinto nel liquore. Per ovviare a questo problema abbiamo aggiunto del fruttosio nella ricetta, che ha la peculiarità di mantenere i liquidi, quindi l’amaretto rimane morbido» spiega il saronnese.
A documentare come la pasticceria realizza i famosi biscotti di Saronno nel febbraio 2020 c’era stata anche la troupe di UnoMattina: all’inviata Margherita Basso il pasticcere aveva spiegato il procedimento di preparazione, realizzato interamente a mano, seguendo la ricetta dei suoi avi e di suo papà Pino appunto, che già nel 1970 si appuntava gli ingredienti su un foglio: zucchero, fruttosio, mandorle intere, armelline e miele, amalgamati con albume d’uovo. In quell’occasione era stato svelato anche un simpatico aneddoto sulla carta che avvolge i biscotti tipici di Saronno: la velina, così si chiama, una volta finito il dolce si brucia e se prende fuoco porta fortuna.
La torta più singolare che vi hanno richiesto? «Una volta hanno ordinato una torta a forma di computer, di quelli vecchi, con lo schermo grande come un piccolo televisore – ricorda il proprietario della pasticceria -. 50 anni di attività sono una vita. Ho portato avanti il lavoro che hanno fatto precedentemente i miei genitori, lo vedo con i clienti che mi richiedono le cose che facevano loro. Vedo tanta continuità».
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