Il 14 maggio un concerto del corpo musicale Attilio Rucano per la riapertura dell’oratorio di Solaro
Appuntamento a sabato 14 maggio. Organizzato dal corpo musicale Attilio Rucano, il concerto sarà dedicato alla storia della musica e comprenderà anche brani di musica sacra pensati per l’evento
Riaprirà sabato 14 maggio l’Oratorio dei Santi Ambrogio e Caterina con un concerto organizzato dal corpo musicale Attilio Rucano in collaborazione con l’associazione Amici Oratorio Santi Ambrogio e Caterina e con il patrocinio del Comune di Solaro.
Luogo sacro e storico di Solaro, risalente al 1363, l’oratorio ha seguito un percorso di restauro cominciato nel 2018 e sostenuto dalla Parrocchia con un cofinanziamento di Regione Lombardia. I lavori di restauro hanno compreso la realizzazione di un vespaio per l’eliminazione delle problematiche di umidità di risalita, il risanamento delle pareti esterne e la pulitura dai sali delle superfici affrescate. In occasione degli scavi sono state ritrovate delle tombe antiche della famiglia Birago. L’intera operazione è stata seguita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Il concerto di riapertura sarà dedicato alla storia della musica e comprenderà anche brani di musica sacra pensati per l’evento. Dopo la riapertura fissata per sabato, il sito sarà aperto per le visite ogni seconda domenica del mese grazie al lavoro dei volontari dell’Associazione Amici Oratorio Santi Ambrogio e Caterina.
Monica Beretta, assessore alla Cultura: «Abbiamo un edificio prezioso di storia e finalmente, dopo i lavori di restauro e la chiusura prolungata dovuta all’emergenza sanitaria, riusciamo a ridargli vita e presentarlo in tutto il suo splendore alla cittadinanza ed ai visitatori, grazie all’impegno di tanti volontari che negli anni ne hanno preservato la memoria storica. All’interno dell’oratorio è stato posizionato un pannello illustrativo sugli scavi, mentre i volontari saranno disponibili ogni seconda domenica del mese per illustrare a tutti il valore storico e artistico dell’oratorio eretto per volere di Ambrogio Birago e della moglie Caterina degli Aminzoni, all’epoca nobili della città di Milano, con affreschi di tradizione giottesca. Una delle realtà storiche e religiose risalenti a quel periodo tra le meglio conservate di tutta la zona».
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