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Amici Del Bosco di Origgio: “Area Novartis, basta bla bla bla: è ora di trasformare un problema in opportunità”

Nelle ultime ore Amici Del Bosco di Origgio O.N.L.U.S., associazione ambientalista indipendente attiva a Origgio da più di 30 anni, ha presentato con un post sul proprio profilo Facebook con il proprio punto di vista

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Il tema dell’area dove sorge la Novartis, azienda farmaceutica che nel 1970 ha installato i propri stabilimenti in via Saronnino e che nei prossimi mesi si sposterà a Milano in zona Porta Garibaldi, è molto attuale a Origgio.

Sul tavolo dell’amministrazione comunale ci sono i progetti delle realtà interessate a subentrare. Nelle scorse settimane è stata resa pubblica la presa di posizione da parte di NeoLogistica, che ha sollevato dubbi e perplessità relative ad una delle papabili aziende che si sono fatte avanti con la multinazionale svizzera.

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Nelle ultime ore Amici Del Bosco di Origgio O.N.L.U.S., associazione ambientalista indipendente attiva a Origgio da più di 30 anni, ha presentato con un post sul proprio profilo Facebook con il proprio punto di vista:

In merito al tema in oggetto pensiamo che ogni ipotesi di riconversione dell’Area ex Novartis debba necessariamente tener conto degli effetti ormai incontrovertibili del cambiamento climatico e, di conseguenza, di ogni possibile cautela al fine di diminuirne l’impatto clima alterante delle attività che ivi si insedieranno. Indipendentemente da chi e cosa la occuperà in futuro.
Non sappiamo oggi con certezza chi vi si insedierà, nonostante ciò possiamo indicare alcune linee di intervento che approccino un futuro sostenibile per il nostro ambiente:

– realizzazione di un corridoio ciclabile da e verso le stazioni ferroviarie di Saronno e creazione di percorsi preferenziali per i mezzi pubblici, anche usufruendo degli spazi ex Novartis. Questo ai fini di incentivare e permettere una mobilità sostenibile.

– vincoli alla proprietà entrante affinché attinga l’energia necessaria prevalentemente da fonte solare (fotovoltaica, termica o comunque eco sostenibile), rinunciando alla ormai desueta energia fossile.

– allargamento fino ai confini dell’Area dei vicini PLIS (Lura/Mughetti), al fine di evitare possibili futuri sviluppi speculativi sui terreni agricoli confinanti.

Parafrasando Greta, basta bla bla bla, è ora di fare seriamente trasformando un problema in una opportunità.

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 04 Maggio 2022
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