Gli alimenti che ogni giorno consumiamo devono essere confezionati seguendo regole specifiche. Questo riguarda sia le confezioni industriali, ovvero quelle delle grandi marche, sia il packaging per i prodotti artigianali, che è spesso più anonimo ma comunque funzionale. Che si tratti di una confezione di pasta fresca, di formaggi, frutta secca o alimenti fluidi, negli ultimi anni la tendenza è quella di utilizzare meno materiale non riciclabile, ma garantendo comunque la massima sicurezza per gli alimenti.

Confezionare gli alimenti
Si tratta di una questione abbastanza complessa, perché gli alimenti non solo devono essere preservati dal contatto con l’esterno, spesso è necessario anche trasportarli, in modo pratico ed evitando che le confezioni si danneggino in alcun modo, cosa che vale anche per il loro contenuto. Aziende come Volmar packaging Italia sono alla continua ricerca di materiali adatti a svolgere tali compiti, limitando l’utilizzo di materie plastiche non riciclabili e mantenendo elevata la qualità del prodotto confezionato. Oltre ad offrire questo tipo di caratteristiche non dobbiamo dimenticare che la confezione di un alimento deve poter essere personalizzata. Sia per quanto riguarda la forma e le dimensioni, sia per il suo aspetto estetico. Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo scelto un formaggio, una bibita o una busta di olive per il suo aspetto accattivante.

Packaging ecosostenibile
Quella dell’eco sostenibilità è un’istanza sempre più richiesta da tutti gli attori coinvolti nella produzione, nel confezionamento, nella distribuzione e nel consumo dei cibo; in effetti è una questione che ci riguarda tutti da vicino e non solo per quanto riguarda gli alimenti. È ormai assodato che l’utilizzo della plastica deve essere ridotto, considerando però anche il fatto che per il confezionamento di alcuni prodotti, come quelli alimentari, in film plastici offrono oggi diverse caratteristiche particolarmente interessanti. Per limitare l’uso della plastica si ricorre sempre più spesso all’uso di film accoppiati; si tratta della preparazione di film con uno strato in materiale plastico, reso più spesso, rigido o opaco grazie all’utilizzo della carta o del cartone. Gli imballaggi moderni di grande qualità consentono anche al consumatore di disaccoppiare i diversi strati, per poterli suddividere nei diversi contenitori della raccolta differenziata.

I bag in box
Tra le novità in fatto di imballaggi degli ultimi anni, i bag in box sono un esempio virtuoso, il cui utilizzo si sta diffondendo in diversi ambiti. Si tratta di bag, quindi sacchetti per dirlo in italiano, inseriti in box, ossia scatole di cartone. Le varianti introducibili sono molteplici; la bag può essere in materiale plastico, in materbi o in altre materie prime che permettono di non intaccare in alcun modo il contenuto. Volendo è possibile anche rendere opache alla luce le bag, per poter conservare olio, vino, birra o vari altri prodotti alimentari in forma fluida. Il sacchetto è preparato con film molto sottili, la cui integrità è preservata dalla scatola esterna, rigida e a forma di pratico parallelepipedo. In questo modo si ottiene un duplice risultato: le scatole rigide evitano che i sacchetti all’interno siano rovinati o manomessi e si possono movimentare con grande facilità, preparando interi pallet di bag in box.