Il 14 aprile 1980 moriva Gianni Rodari, uno dei più grandi scrittori del novecento italiano, che con le sue fiabe, filastrocche e racconti ha conquistato intere generazioni.

Nato ad Omegna, nel Verbano, nel 1920, trascorse parte della sua vita nel Varesotto. A 9 anni si trasferì infatti a Gavirate, dove visse fino a che la madre lo iscrisse al seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso. Si diplomò poi come maestro a Gavirate e insegnò in diverse scuole del Varesotto a Sesto Calende, Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo, finchè nel 1941 vinse il concorso per maestro e insegnò per due anni come supplente a Uboldo, prima di essere richiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana e assegnato all’ospedale milanese di Baggio.

Proprio ad Uboldo, nella scuola della Regusella, nacque l’ispirazione di Rodari per la scrittura e la sua passione per il racconto dedicato ai ragazzi.

Lo scorso febbraio alla Casa dei Talenti di Uboldo è stato presentato “Scritto e firmato da Gianni Rodari”, testo è scritto da Chiara Zangarini e Alessandro Colombo e racconta l’esperienza di Gianni Rodari come maestro della scuola elementare di Uboldo, durante gli anni 1942 – 1943.

Buon centenario Gianni Rodari. Insegnò anche a Uboldo

In occasione del centesimo anniversario dalla sua nascita, Varesenews aveva lavorato ad un podcast che vi riproponiamo. Ecco il podcast che gli abbiamo dedicato, dove troverete le voci di Vanessa Roghi, storica e scrittrice (è autrice anche di Lezioni di Fantastica: Storia di Gianni Rodari), e di Chicco e Betty Colombo, artisti di Cazzago Brabbia.

Ascolta “Gianni Rodari nel centenario della sua nascita” su Spreaker.