Integratori anti-Covid e farmaci tossici, maxi-sequestro della Guardia di Finanza di Milano
Denunciati sei commercianti che rivendevano i prodotti sequestrati nei propri negozi. Contenevano metalli pesanti e idrocarburi alifatici
Nell’ambito di attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, su oltre 620.000 integratori alimentari, nonché oltre 23.000 farmaci, dannosi per la salute del consumatore, illecitamente commercializzati da sei negozianti operanti nella città di Milano, già deferiti alla citata Autorità Giudiziaria per i reati di esercizio abusivo di una professione, somministrazione e commercio di medicinali guasti e frode nell’esercizio del commercio.
Le indagini da cui scaturisce l’adozione del provvedimento cautelare sono state avviate dopo che durante l’ordinaria attività di controllo economico del territorio svolta dai finanzieri del Comando Provinciale di Milano – era stata rilevata l’esposizione, su una delle vetrine delle erboristerie ispezionate, di un volantino reclamizzante la confezione di un prodotto in pillole con la seguente dicitura ” Anti COVID-19 CM Prevention Formula Grannules for Global Use”.
Dopo aver proceduto, nel corso di più operazioni, al sequestro dell’ingente quantitativo di generi oggetto dell’odierna misura, le successive analisi di laboratorio effettuate presso l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Chimica e l’interessamento dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), hanno fatto emergere, in sintesi, una composizione difforme rispetto a quella dichiarata e la presenza di sostanze dannose per la salute dei consumatori.
Nello specifico, sono stati rilevati un considerevole numero di metalli pesanti potenzialmente dannosi per l’assuntore (arsenico, mercurio, cadmio, piombo, nichel, cromo e alluminio), di un antibiotico della famiglia delle “tetracicline”, di idrocarburi alifatici pesanti nonché di Naltrexone, sostanza antagonista farmacologicamente somministrata per ridurre il desiderio di assumere alcolici e droghe oppiacee.
Tutto ciò è avvenuto in violazione della specifica direttiva europea, recepita nell’ordinamento nazionale dal Decreto Legislativo n. 169/2004, per cui per cui gli integratori alimentari destinati alla commercializzazione in ambito Ue devono rispondere a determinate prescrizioni in tema di sicurezza, igienico-sanitaria, di informazioni al consumatore ed essere somministrati sotto controllo medico. Sul mercato al dettaglio, i prodotti sequestrati avrebbero generato un giro d’affari di oltre un milione di euro.
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