Sono state celebrate oggi, 26 marzo, a Lentate sul Seveso le esequie del brigadiere Mauro Baccoli, scomparso giovedì 24 marzo a 57 anni in seguito ad una lunga malattia legata alle complicanze degli interventi sanitari subito dopo un ferimento d’arma da fuoco riportato in servizio nel 2005, durante l’espletamento di una perlustrazione.

Baccoli aveva prestato servizio presso la Stazione di Lentate Sul Seveso dal 1983 al 2005, dove si era più volte distinto sul campo. Nel 1993 durante una missione di perlustrazione, era infatti intervenuto nel corso di una rapina ai danni dell’ufficio postale, inaspritasi con un conflitto a fuoco ad armi tese con i malviventi in fuga, terminata con il ferimento di uno dei malfattori e il decesso dell’altro. In quella circostanza, il brigadiere si mise all’inseguimento del terzo componente del commando, riuscendo a catturarlo dopo una violenta colluttazione. L’operazione, si concluse con il recupero della refurtiva e il sequestro delle armi.

Un episodio in cui dimostrò “chiaro esempio di sprezzo del pericolo, elevato coraggio e alto senso del dovere“, come si legge nella motivazione del conferimento della medaglia d’argento al valor militare che gli fu consegnata dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 2 agosto dello stesso anno.

Tragico poi l’episodio di cui fu vittima nel febbraio 2005, dove durante un servizio notturno a Copreno, Baccoli era intervenuto in un’azienda sulla Nazionale dei Giovi, dove era scattato l’antifurto. Il titolare della ditta, credendo di trovarsi di fronte a dei ladri penetrati nella sua attività, esplose alcuni colpi d’arma da fuoco, colpendo il brigadiere. In seguito al tragico incidente, Baccoli andò incontro a una serie di problemi di salute, fino a quando venne congedato dall’Arma.