Nuovo Plis nella Bassa Comasca. Cislago punta ad estendere i confini del Rugareto
Il sindaco Calegari: "La variante al nostro PGT stabilirà una volta per tutte la nostra volontà di estendere anche nella zona nord del paese, con le regole che insieme ci daremo, il bosco del Rugareto"
È ormai iniziato formalmente il processo tecnico-amministrativo che porterà alla formazione di un nuovo Parco locale di interesse sovracomunale nella Bassa Comasca e che coinvolgerà i territori dei Comuni di Cirimido, Fenegrò, Limido Comasco, Lurago Marinone, Mozzate e Turate.
Del progetto, inizialmente denominato “parco agricolo prealpino”, se ne è ampiamente parlato negli ultimi due anni e coinvolge indirettamente anche le amministrazioni comunali di Lomazzo e di Cislago, i cui territori sono già però in parte compresi all’interno di parchi locali di interessi sovracomunali.
Questi enti non aderiranno quindi al nuovo plis, ma percorreranno la strada di un allargamento dei confini dei Plis già esistenti, quindi il Bosco del Rugareto per Cislago e il Parco Lura per Lomazzo.
«Confermo che Sindaco e Giunta sono anch’essi già in prima linea sul tema avendo, tra l’altro, condiviso con l’amministrazione di turate alcuni punti che saranno a fondamento del nuovo parco – commenta a riguardo il sindaco di Cislago Stefano Calegari -. La variante al nostro PGT stabilirà una volta per tutte la nostra volontà di estendere anche nella zona nord del paese, con le regole che insieme ci daremo, il bosco del Rugareto. Ero a conoscenza del comunicato che i Comuni della provincia di Como volevano promuovere; tra l’altro, hanno scritto che anche Comuni di altre province hanno la stessa posizione e, di fatto, Cislago è tra questi».
In merito al recente avvio della procedura che porterà ad un nuovo Plis nella Bassa Comasca è intervenuto anche Maurizio Cremascoli, portavoce del comitato locale dell’associazione Salviamo il Paesaggio: «Siamo ad un buon punto del percorso. Dopo circa dieci anni di duro lavoro per tessere rapporti con tutte le amministrazioni locali e gli enti preposti ai vari livelli, interessati all’idea nata a Cislago. Un primo grosso risultato operativo che dimostra, dopo un’estenuante opera di persuasione di Salviamo il Paesaggio, la convinzione dei decisori politici a fare realmente politiche di tutela ambientale, frenando la corsa all’espansione territoriale e la diffusione di cemento ed asfalto, consumando irreparabilmente, terra e suolo naturale».
In foto, Maurizio Cremascoli insieme a Stefano Calegari, Pierpaolo Grisetti e Michele Uboldi
«Ora tocca anche al Sindaco e alla Giunta di Cislago dimostrare cosa intendono fare per proteggere ambientalmente, la fragile e delicata zona dei campi agricoli e dei boschi oltrestazione, a nord del paese – conclude Cremascoli -. Noi di Salviamo il Paesaggio siamo disponibili a partecipare a tutte le iniziative anche pubbliche per illustrare in modo aggiornato alla popolazione le proposte per difendere il territorio di Cislago».
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