La scuola che vorrei. I bimbi della Rodari disegnano l’ideale scuola del futuro
Gli alunni della scuola primaria hanno messo nero su bianco idee e proposte sulla propria scuola dei sogni. Il progetto ha preso la forma finale di un video, che è stato presentato mercoledì 23 marzo in Municipio a Saronno
Come immagineresti la scuola dei tuoi sogni? È questa la domanda che le insegnanti della scuola primaria Rodari di Saronno hanno rivolto ai circa 320 alunni che compongono le classi elementari dell’istituto, dalla prima alla quinta. Spazio quindi alla fantasia e all’immaginazione dei bambini, che nel delineare l’ideale scuola del futuro hanno innanzitutto pensato ad un grande edificio colorato e con ampi luoghi di ritrovo, in cui hanno inserito uno spazio dedicato alla pet therapy, una stanza relax con divanetti e poltrone, un’aula piena di acquari, una stanza con un soffitto in vetro per ammirare il cielo e perfino una piscina, un campo da calcio e uno da basket.
Il progetto, che ha preso la forma finale di un video, è stato realizzato dalla scuola in collaborazione con il Comune di Saronno ed è stato presentato nel pomeriggio di mercoledì 23 marzo in Municipio, alla presenza del sindaco Augusto Airoldi, degli assessori Francesca Pozzoli e Gabriele Musarò, della dirigente scolastica dell’I.C.S. Ignoto Militi Patrizia Rizzo e della docente Barbara Marabelli, coordinatrice delle insegnanti che hanno lavorato al progetto insieme ai giovani studenti.
Per la realizzazione della nuova scuola Rodari, il Comune di Saronno ha infatti recentemente partecipato al bando di Regione Lombardia “Spazio alla scuola”, scaduto lo scorso 15 marzo, chiedendo un finanziamento di 7 milioni di euro. Del progetto Rodari se ne è ampiamente discusso negli ultimi mesi, in seguito alla perdita del finanziamento ministeriale di ben 4 milioni di euro, che l’ente si era aggiudicato nel 2018. «Da parte dell’amministrazione c’è grande impegno e volontà per la costruzione questa nuova scuola – ha commentato il neo assessore Francesca Pozzoli -. Abbiamo consegnato tutto con una settimana in anticipo rispetto alla scadenza del bando».
Tra le richieste del bando regionale, la partecipazione della scuola, come ha spiegato il sindaco Augusto Airoldi: «Questo nuovo bando a cui abbiamo partecipato richiedeva anche il coinvolgimento dei ragazzi, che hanno quindi realizzato questo strumento multimediale».
Presentato lo studio di fattibilità, si dovrà ora attendere almeno fino a metà maggio per conoscere l’esito del bando regionale. Nel caso in cui il progetto verrà finanziato, si procederà quindi alle successive fasi progettuali e «in fase esecutiva cercheremo di allineare tutte queste belle idee dei ragazzi con quello che sarà possibile fare ed inserire effettivamente nel progetto» commentano dal Comune.
In foto, la docente Barbara Marabelli e la dirigente scolastica Patrizia Rizzo
«Pensiamo ad un’innovazione della didattica e degli spazi scolastici, ad una scuola che sia una comunità, una piazza aperta a tutti e non un’aula chiusa e fine solo all’apprendimento classico» ha commentato la dirigente dell’istituto scolastico Rizzo.
In questa direzione va il bando regionale, che descrive la scuola come “un’infrastruttura sociale, oltre che del sapere e della cultura” si legge nel bando. Quindi non solo luogo di una formazione scolastica, ma un luogo da vivere, inserito ed integrato nel tessuto socioculturale del quartiere, un luogo di apprendimento aperto a tutti, formato da spazi polifunzionali.
«L’innovazione architettonica si accompagna ad un’innovazione su come fare scuola, quindi con la possibilità di avere spazi flessibili che si adattino alle diverse esigenze – ha commentato l’assessore Pozzoli -. Il tema della scuola Rodari sta molto a cuore a questa amministrazione. È un progetto in cui crediamo tanto e che speriamo riesca a realizzarsi».
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