Davide e il basket, una storia di inclusione sotto canestro con Ultra D
A Olgiate Comasco l'appuntamento con il "Quadrangolare più uno". Bollini, dalla nazionale Fisdir al campionato senior Uisp con la San Giovanni Bosco di Olgiate, senza regole adattate
Un torneo che ricomincia, e una storia di inclusione che va a buon fine. Sono i risultati di Ultra D, asd Uisp che promuove il basket “fisdir”, ovvero per persone con disabilità psichiche e relazionali. Questo fine settimana si è svolto ad Olgiate Comasco un piccolo torneo, “quadrangolare più una” come lo descrive Raffaella Gandini, responsabile dell’asd Uisp e membro storico del consiglio del comitato varesino dello sport per tutti.
In campo la Ultra D ha sfidato l’Associazione Links di Erba, l’Apd Vharese, l’asd Brintea84 e l’asd Carma 4all, in un torneo che si è svolto sia all’interno che all’esterno del centro sportivo di via Tarchini ad Olgiate Comasco. «Una soluzione, quella di usare anche il campo all’aperto, che si è rivelata vincente, perché ha permesso di avere anche un pubblico più nutrito. Famiglie e amici hanno potuto assistere ed incoraggiare i ragazzi, una cosa che ci ha riportato per un po’ ai periodi pre-pandemia».
Era importante per i ragazzi tornare in campo, come spiega Gandini: «Quello che conta in questo tipo di attività non è certo la prestazione atletica: il vero fulcro di tutto è l’autonomia. Anche solo prepararsi la borsa da soli e cambiarsi senza i genitori prima della partita, per questi ragazzi è una preziosa conquista». Ma le soddisfazioni non si fermano qui.
Un giocatore Ultra D, infatti, è protagonista di un bel percorso di inclusione che lo ha portato prima ad un raduno della nazionale italiana di basket Fisdir, poi a giocare con una squadra senior del campionato Uisp “regolare”, la San Giovanni Bosco di Olgiate Comasco. È Davide Bollini, giovane cestista che per anni ha militato nella Ultra D. «Quello di Davide è un bellissimo percorso, reso possibile anche dalla collaborazione con Jacopo Piaia, allenatore del San Giovanni – spiega Gandini – la squadra senior ha fatto, negli anni, qualche partita di basket “integrato”, mescolando i giocatori, che si sono trovati in campo con compagni dalle necessità di gioco particolari. Davide è riuscito a sostenere il ritmo dei nuovi compagni, e le sue nuove esigenze lavorative, incompatibili con i nostri allenamenti, ci hanno spinto a prendere la decisione: si allenerà con la squadra “regolare” e col tempo giocherà nel campionato Uisp, senza regole adattate a lui, perché sarà in grado di stare in campo con i compagni».
Un risultato di cui Ultra D è particolarmente orgogliosa, insieme agli amici della San Giovanni Bosco: perché un percorso come quello di Davide Bollini è possibile quando c’è la vera attenzione alle persone. Questo è vero sport sociale e per tutti.
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