A Saronno si rinnova la tradizione: in tantissimi in processione per la 445^ Festa del Voto
Hanno partecipato in tantissimi, dopo due anni di restrizioni che hanno limitato anche la partecipazione ad un evento religioso e di popolo
Si è rinnovata la tradizione a Saronno con la Festa del Voto, la più antica della città, che affonda le proprie radici nel 1577.
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Le campane a festa, poi la processione con la statua della Beata Vergine dei Miracoli portata dalla chiesa di San Francesco verso il Santuario e la messa solenne presieduta da Monsignor Claudio Galimberti, prevosto di Saronno e concelebrata dai sacerdoti della città.
Hanno partecipato in tantissimi, dopo due anni di restrizioni che hanno limitato anche la partecipazione ad un evento religioso e di popolo come la Festa del Voto.
LA STORIA DELLA FESTA DEL VOTO
Voluta fortemente dalla Comunità Pastorale, la Festa del Voto si celebra appunto dal 1577 per rinnovare il voto fatto dai saronnesi, che affidarono alla Madonna del Santuario il loro ringraziamento al termine della pestilenza (la terribile peste di San Carlo), che colpì la città di Saronno con il primo caso di peste che fu scoperto il 23 agosto del 1576.
Era scoppiata la peste e i saronnesi, liberati da questo flagello, riconobbero la protezione della Madonna e, con atto legale notarile, fecero un voto. Decisero di digiunare nella vigilia dell’Annunciazione, di recarsi in processione al Santuario della Madonna e vincolarono il Comune a portare “18 candele di prima qualità”, nonché celebrare la messa solenne di riconoscenza.
I saronnesi decisero di ricorrere alla loro Madonna dei Miracoli per chiedere la grazia della cessazione del terribile morbo della peste. Il 23 maggio 1577 i rappresentanti della popolazione si riunirono nella cappella di S. Rocco nella antica chiesa parrocchiale e fecero voto solenne e perpetuo di digiunare la vigilia della Annunciazione e, nel giorno della festa, 25 marzo, di recarsi in processione al Santuario della Madonna per offrire le candele e celebrare la messa solenne di riconoscenza.
Il documento del 15 febbraio 1614, l’unico pervenuto alla Comunità Pastorale relativo al Voto, è composto di tre fogli e si trova presso l’archivio della Chiesa Prepositurale.
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