Dalla Natività ad Emmaus. A Gerenzano una rilettura del Mistero di Cristo tramite l’arte sacra
È il tema dell'incontro tenutosi al Teatro San Filippo Neri di Gerenzano lo scorso 12 marzo, in previsione della Quaresima, il periodo che precede la celebrazione della Pasqua
Una rilettura dell’incarnazione di Cristo, dalla natività di Gesù fino alla risurrezione e alla successiva apparizione ai discepoli di Emmaus, attraverso l’arte sacra. È il tema dell’incontro tenutosi al Teatro San Filippo Neri di Gerenzano lo scorso 12 marzo, in previsione della Quaresima, il periodo che precede la celebrazione della Pasqua.
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Con l’aiuto della professoressa Chiara Rossi e l’utilizzo della tecnica dello zoom digitale, il pubblico ha potuto analizzare fin nei minimi particolari le opere proiettate attraverso sullo schermo.
Una tecnica che, come raccontano dalla parrocchia, «ha permesso di cogliere elementi che ad occhio nudo non potrebbero essere riconoscibili, facendo emergere il significato profondo di particolari che sembrerebbero insignificanti, ma, come sempre accade per l’arte sacra, tutto ciò che viene rappresentato ha un senso e tutto concorre ad affermare il significato del messaggio che si intende comunicare a partire dai colori, dagli oggetti di uso comune sino agli sguardi, la postura e gli atteggiamenti dei personaggi rappresentati».
Nella prima parte della presentazione sono stati proposti alcuni dipinti raffiguranti la Natività di Gesù. «Interessante è stato scoprire come nella rappresentazione di un evento così gioioso – spiegano dalla parrocchia -, vi sono in realtà presenti tracce che rimandano alla passione e morte di Gesù, facendo presagire il destino di questo bambino. Questo ci permette di avere una visione unitaria di tutto quello che è stata la vita di Gesù e del suo compito sulla terra».
A conclusione della serata di approfondimento infine, i sei dipinti rappresentanti i discepoli di Emmaus, cioè coloro che dopo la risurrezione di Gesù lo incontrarono sul loro cammino e lo riconobbero dai gesti. «La conclusione con le parole del Vangelo “Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino quando ci spiegava le Scritture?”. E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme”, è un invito a tornare anche noi, come i discepoli di Emmaus, nelle nostre case, alle nostre vite portando l’annuncio della risurrezione, la vita nuova che nasce dal riconoscere (fede) e quindi testimoniare al mondo Gesù (carità)».
Il prossimo appuntamento in previsione della Quaresima è previsto per giovedì 17 marzo alle ore 21:00 presso il teatro San Filippo Neri con l’incontro “San Giuseppe, l’arte di essere padre”, a cura del critico d’arte Luca Frigerio.
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