La Giunta di Limbiate incontra gli ucraini residenti in città
Lo scopo dell’incontro era quello di capire i bisogni, attuali e futuri, di queste famiglie che spesso si troveranno ad ospitare parenti in fuga dalla guerra
Capire i bisogni, attuali e futuri, delle famiglie ucraine che si troveranno ad ospitare parenti in fuga dalla guerra. Era questo lo scopo dell’incontro che si è svolto mercoledì 2 marzo presso la sala consiliare di Villa Mella a Limbiate tra il sindaco della città Antonio Romeo, la Giunta comunale e i concittadini di origine ucraina.
La serata è stata molto partecipata: i limbiatesi di origine ucraina hanno sottoposto paure, preoccupazioni di natura sanitaria, logistica, economica con un occhio particolare per i bambini in arrivo dall’Ucraina.
Le richieste sono state recepite dal primo cittadino che ha fornito ad ogni partecipante un indirizzo e-mail e un numero di telefono della propria segreteria al fine di creare una linea diretta alla quale i cittadini ucraini potranno rivolgersi in caso di necessità o bisogno. Il sindaco Romeo si è impegnato a farsi portatore dei bisogni emersi durante la serata anche nelle sedi istituzionali sovracomunali al fine di dare la maggior concretezza ed attualità all’azione pubblica.
«Troppo spesso si ha la presunzione di avere la soluzione giusta ai problemi” – spiega il sindaco Romeo – “Davanti al dramma dei profughi ucraini ho ritenuto che la cosa migliore fosse parlare con i nostri concittadini che ospitano e ospiteranno amici e famigliari in arrivo dai territori della guerra. Capire davvero la loro situazione, condividere le difficoltà e accettare i loro suggerimenti credo sia la base per una azione del Comune che possa essere davvero di aiuto. L’aver voluto riservare ai limbiatesi ucraini una linea diretta con il Comune esprime la volontà concreta di tendere loro la mano e non lasciarli mai soli davanti ai tanti problemi che dovranno affrontare. La determinazione degli ucraini, la totale disponibilità del Comune e il grande cuore dei Limbiatesi potranno fare la differenza».
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