Il Consiglio comunale di Saronno al fianco dell’Ucraina: “La guerra è una follia”
La massima assemblea pubblica della città ha dedicato i minuti iniziali della seduta alla crisi esplosa dallo scorso 24 febbraio nel paese dell'Europa orientale, quando il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha dato avvio ad una operazione di invasione militare
Sono stati gli inni nazionali dell’Italia e dell’Ucraina e l’inno dell’Europa a risuonare tra le navate di Sala Agostino Vanelli nella serata di mercoledì 2 marzo a Saronno. È proprio così, con un pensiero alla crisi ucraina e un segnale di vicinanza alla popolazione in guerra, che è iniziato il Consiglio comunale cittadino, che per la prima volta dopo l’ottobre 2020 è tornato a riunirsi in presenza.
Dopo il minuto di silenzio spazio all’intervento del sindaco Augusto Airoldi: «La guerra, qualunque guerra, è una follia. Sempre. Una inutile strage. È la sconfitta della ragione, non solo della ragionevolezza. È sempre il problema, mai la soluzione. La guerra che torna ad insanguinare l’Europa dopo quasi 80 anni ha un aggressore e un aggredito: le armate di Putin, in spregio al diritto internazionale, hanno violato i confini e invaso il territorio di uno Stato sovrano, l’Ucraina, seminando distruzione e morte».
«E noi non abbiamo dubbi da che parte stare – ha continuato il primo cittadino -. Stiamo con le vittime: l’Ucraina, per prima, perché se qualcuno vuole annientare un Paese, quel Paese è anche la nostra terra, la patria a cui non possiamo rinunciare. E stiamo con ogni singolo caduto, cittadino o soldato, anche quelli mandati a combattere dalla folle sete di potenza di un piccolo uomo che governa un grande Paese. E stiamo con chi instancabilmente chiede pace e fa gesti di pace: papa Francesco. Quando dobbiamo scegliere se schierarci per le imperfette democrazie o le autocrazie, non abbiamo dubbi: siamo contro le dittature, contro le autocrazie, stiamo con le imperfette democrazie. Senza se e senza ma».
Airoldi ha poi ricordato le azioni che il Comune di Saronno ha intrapreso per coordinare l’accoglienza, con la collaborazione di Croce Rossa Italiana, Caritas e delle associazioni cittadine di volontariato, degli ucraini in arrivo dalle zone di guerra: tra lunedì 28 febbraio e martedì 1 marzo sono infatti giunti a Saronno una ventina di persone, 11 delle quali minorenni (qui l’articolo).
A decorazione della postazione del Sindaco e del Presidente dell’assemblea cittadina le bandiere nazionali dell’Italia e dell’Ucraina. I consiglieri di Obiettivo Saronno (nell’immagine sottostante) si sono presentati in aula con le bandiere dell’Ucraina portate al collo.
«In considerazione delle tragiche notizie dall’Ucraina il nostro Consiglio comunale desidera esprimere un forte dissenso nei confronti di tutte le guerre come forma di risoluzione delle crisi internazionali – ha concluso il presidente dell’assemblea Pierluigi Gilli -. Un conflitto in armi lascia solo ferite aperte nelle vite dei singoli, delle società e delle relazioni internazionali. Le conseguenze di un simile conflitto sarebbero tra l’altro di proporzioni universali, mai viste nella storia, con la conseguenza che il futuro delle prossime generazioni ne sarebbe compromesso, per questo è necessario manifestare pacificamente per la pace».
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