Cinque lavoratori in nero scoperti dalla Finanza di Como
Nel giorno dell’intervento i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati: richiesta la sospensione dell’attività
Prosegue incessante l’impegno della Guardia di Finanza di Como, volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonché alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”.
Le Fiamme Gialle lariane, nei giorni scorsi, hanno scoperto 6 lavoratori impiegati in “nero” e 5 irregolari. I Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco hanno scoperto, in due pizzerie nei comuni di Solbiate con Cagno (CO) e Mozzate (CO), tre soggetti di nazionalità italiana intenti a prestare la propria opera “in nero”.
Nei confronti dei due esercizi è stata richiesta la sospensione dell’attività in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Inoltre, i Finanzieri della Compagnia di Erba, nell’erbese, hanno scoperto 5 lavoratori irregolari – 3 italiani, 1 rumeno e 1 pakistano – tre dei quali intenti a prestare la loro opera in un bar, gli altri due in un ristorante. Nel contempo, i Finanzieri del Gruppo Como, in Lipomo (CO), congiuntamente all’A.T.S. Insubria, accedendo presso un ristorante, hanno scoperto 3 lavoratori in “nero”, di nazionalità italiana, intenti a prestare la propria opera di cuoco, barista e addetto ai controlli Green Pass. I Finanzieri, preso atto che la percentuale dei lavoratori in nero superava il 10% di quelli regolarmente assunti, hanno proceduto ad inoltrare all’Ispettorato del Lavoro di Como-Lecco la richiesta di sospensione dell’attività commerciale.
I Funzionari di A.T.S. Insubria di Como, invece, rilevando diverse carenze igienico-sanitarie, hanno proceduto ad irrogare specifiche sanzioni amministrative previste dalla normativa di settore. Le Fiamme Gialle comasche hanno eseguito, infine, 334 controlli in materia di green pass, resi obbligatori, a partire dallo scorso 6 agosto, per poter usufruire di taluni servizi all’interno di attività commerciali, quali bar e ristoranti al chiuso. In particolare, è stato effettuato il controllo di 40 esercizi commerciali, riscontrando 2 irregolarità (1 lavoratore e 1 datori di lavoro). Dei 40 esercizi controllati, uno è stato sanzionato anche in quanto sprovvisto dalla cartellonistica Covid-19. L’attività delle Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei principali obiettivi perseguiti dal Corpo: arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori.
Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.
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