«La guerra è sempre sbagliata e non è mai la risposta». È una condanna unanime alla guerra quella che arriva dai Comuni di Saronno, Cislago e Solaro, a commento di quanto sta accadendo in queste drammatiche ore in Ucraina, dopo che alle prime ore del mattino di giovedì 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto alla tv pubblica annunciando l’operazione militare nel Paese.

«Il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Saronno si stringono intorno al popolo ucraino e alle sue istituzioni per la tragedia che sta accadendo in queste ore e condannano ogni azione di forza e di distruzione nei confronti dell’Ucraina – si legge nella nota del Comune di Saronno -. La guerra e la violenza sono sempre il problema e mai la soluzione: la pace globale deve essere l’obiettivo principale di ogni Nazione».

Dal Comune di Cislago vicinanza e solidarietà al popolo ucraino, «vittima di un’invasione che lascia tutti con il fiato sospeso. Esprimiamo solidarietà a chi, in queste ore, sta vivendo il dramma e l’orrore della guerra, ai loro parenti e familiari che, seppur distanti, stanno vivendo momenti di grande apprensione. La guerra non trova mai giustificazione e, come sempre, il prezzo sarà pagato dai popoli con vittime innocenti e sofferenze».

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A Solaro l’amministrazione comunale ha esposto la bandiera della pace all’esterno del palazzo municipale (nella foto di copertina): «Il sindaco di Solaro Nilde Moretti, la Giunta e tutta l’Amministrazione comunale si associano alle preoccupazioni dei cittadini ucraini residenti su suolo italiano, condannando qualsiasi forma di violenza e di guerra – si legge nella nota del Comune -. Solaro è un Comune per la pace e da oggi la bandiera della pace rimarrà esposta nel cortile della villa comunale come gesto di sensibilizzazione in favore della cessazione delle ostilità».

«La crisi in Ucraina non è lontana da noi come potremmo pensare – aggiunge il Comune -. Moltissimi cittadini di nazionalità o origini ucraine abitano in questa zona ed in queste ore vivono l’angoscia di non sapere cosa possa accadere ai propri cari rimasti in patria. In questo drammatico momento, siamo vicini a loro ed alle loro preoccupazioni, perché la guerra è sbagliata, sempre, e la pace è l’unica via che intendiamo riconoscere per un mondo libero di fratellanza, fiducia e solidarietà».