Corso Italia tra muri imbrattati e negozi vuoti. Gli esercenti: “Serve più decoro”
Continua tra le vie del centro di Saronno il tour del sindaco Airoldi e dell'assessore al Commercio D'Amato, tra problemi di attrattiva e sicurezza e le richieste di maggior decoro urbano da parte degli esercenti
Scarsa illuminazione e muri imbrattati. Alberi malandati e fioriere spoglie. Schiamazzi, problemi di bivacco e il centro di Saronno che nel tardo pomeriggio si svuota. Sono le tematiche che hanno sollevato gli esercenti sentiti dal sindaco di Saronno Augusto Airoldi e dall’assessore Domenico D’Amato, nella mattinata di mercoledì 23 febbraio, durante il tour dei quartieri della città.
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Ieri, Sindaco e Assessore si sono confrontati con diversi commercianti di una parte di Corso Italia, dall’altezza di piazza Volontari del Sangue a piazza Libertà. Siamo in pieno centro storico, quello che dovrebbe essere l’anima del commercio cittadino, ma che gli addetti ai lavori descrivono come spopolata, soprattutto in orario serale.
Gli incontri con gli esercenti sono partiti lo scorso ottobre con la visita ai mercati cittadini e ai quartieri Santuario, Prealpi, Cassina Ferrara, poi via Roma e via San Cristoforo. L’obiettivo dell’iniziativa è presto detto: raccogliere indicazioni e segnalazioni da chi il quartiere lo vive giornalmente e programmare poi un piano di intervento.
Decoro urbano e illuminazione
Per i commercianti il centro di Saronno è poco attrattivo: scarsa illuminazione delle strade e delle piazze la sera, in particolar modo di piazza De Gasperi e un degrado generalizzato, con deturpazione di muri e pilastri, una pulizia superficiale, alberi malandati e fioriere prive di ornamento.
«La gente che entra nei negozi è poca, anche i saldi non sono andati molto bene, ci aspettavamo di più – racconta Gianni Fusi, che da oltre 30 anni gestisce il negozio di calzature Audax -. In centro un po’ di problemi ci sono, tra la scarsa illuminazione e qualche problema di bivacco».
«Il commercio è fatto anche di passeggio – spiega Luciana Righelle del negozio di abbigliamento Idexe’, che racconta anche di aver chiesto alla Polizia locale di poter abbellire a proprie spese una delle fioriere antistanti il proprio esercizio -. Dobbiamo quindi attirare la gente qui se vogliamo competere con i grandi centri commerciali che abbiamo intorno: quello che chiediamo è più decoro e una maggiore pulizia. Dopo le 17:30 qui è un deserto, soprattutto in inverno. Sono sei mesi che dal tardo pomeriggio in poi non faccio più uno scontrino. Le clienti mi dicono che dopo una certa ora hanno paura a passeggiare per il centro. Ci sentiamo un po’ abbandonati: tra la scarsa illuminazione e il degrado generale».
C’è poi il tema degli spazi commerciali sfitti, soprattutto sotto i portici, che contribuiscono a creare un senso di degrado e abbandono. «I canoni di locazione sono troppo alti. Un conto è se il commercio gira, però in questo momento di crisi non si può venire a lavorare in centro per pagare l’affitto al proprietario» continua la commerciante.
L’assessore D’Amato ha poi riflettuto sulla presenza delle giostre in piazza De Gasperi: «Dobbiamo capire se averle porta più vantaggi o svantaggi, perché se da una parte attirano le mamme con i bambini, dall’altra coprono tutta la parte dietro della piazza».
Le aperture domenicali
Sindaco e Assessore hanno anche chiesto agli esercenti sull’opportunità di anticipare le aperture domenicali dei negozi rispetto all’attuale ultima domenica del mese. «Sarebbe meglio aprire una delle prime domeniche del mese – hanno confermato gli esercenti intervistati -. Anche perché alla fine del mese le persone hanno spesso terminato le possibilità economiche di fare acquisti».
Progetti attuati e iniziative future
Sono in fase di avvio i lavori per il rifacimento dell’illuminazione pubblica di piazza De Gasperi, che contribuiranno a garantire una maggiore sicurezza dell’area. Sulla riqualificazione dell’illuminazione pubblica l’amministrazione Airoldi aveva stanziato 270 mila euro nella mega variazione di bilancio da 5 milioni di euro approvata nell’agosto 2021, con interventi che coinvolgeranno anche piazza Schuster, le vie Padre Monti e San Cristoforo, le piazze Portici e Volontari del Sangue.
Oltre a questo l’amministrazione comunale aveva stanziato, sempre lo scorso agosto, 50 mila euro per l’arredo urbano. L’idea però è quella di aspettare ad utilizzare i fondi e di partecipare ad un bando di Regione Lombardia, in scadenza a luglio, che cofinanzia al 50% interventi per migliorare il decoro e l’arredo urbano. Verrà quindi poi proposto un progetto complessivo, come spiega il sindaco Augusto Airoldi: «Avremmo potuto comperare degli arredi a fine anno, aspettando qualche mese abbiamo la possibilità di avere il doppio delle risorse per una revisione dell’arredo complessiva».
Insieme al bando regionale, l’amministrazione sta lavorando per utilizzare parte dei 5 milioni di euro assegnati a Saronno per progetti di rigenerazione urbana “volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”: «Il progetto coinvolgerà l’asse che va dalla zona del Santuario, con la chiesa San Francesco, la Prepositurale e Villa Gianetti: sarà un intervento complessivo che sarà finanziato con la parte cultura e arredo urbano del bando ministeriale, al quale uniremo i fondi del bando regionale» spiega il primo cittadino.
Sul tavolo c’è anche il potenziamento del portale online del Distretto Urbano del Commercio (DUC). L’obiettivo è rilanciarlo, ampliando l’offerta di prodotti locali acquistabili online, introducendo un’applicazione per smartphone e degli armadi intelligenti per il ritiro dei prodotti ordinati in rete, stile Amazon Hub Locker.
«Stiamo rivedendo i contenuti del sito e lo stiamo potenziando – spiega l’assessore D’Amato -. Introdurremo un calendario per la consultazione degli eventi che collegheremo anche al piano parcheggi quando sarà pronto. Il portale sarà consultabile anche da smartphone tramite l’app, che potrà essere utilizzata per fare acquisti».
Un rinnovamento generale del DUC insomma, «incrementando la capacità di partecipazione dei commercianti alla vita del distretto, allargando i suoi confini al di fuori delle zone del centro» conclude D’Amato, perché «al di là di essere al centro o in periferia, i temi del commercio sono comuni, delle iniziative per rilanciare il commercio ne devono beneficiare un po’ tutti e tutti sono invitati a partecipare».
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