Lotta al bullismo. A Saronno si progettano momenti di formazione per studenti, docenti e genitori
Gli assessori Pagani e Musarò stanno lavorando ad un programma di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolga tutte le realtà parte del percorso educativo dei giovani. Si partirà da un questionario anonimo rivolto a studenti, docenti e genitori
È anche la strada della prevenzione quella che vuole imboccare l’amministrazione comunale di Saronno per combattere i fenomeni di bullismo tra le giovani e giovanissime generazioni.
Accanto alle attività di contrasto sul campo, avviate la scorsa settimana attraverso controlli ad hoc della Polizia locale lungo il percorso stazione – scuole, è in fase di costruzione un progetto educativo di prevenzione. A raccontarlo sono gli assessori Ilaria Pagani, con delega a Coesione sociale, Servizi alla persona e Politiche per le famiglie e Gabriele Musarò, con incarico a Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport.
Il primo passo sarà la consegna di un questionario anonimo rivolto a studenti, genitori, docenti e ai referenti sul bullismo presenti in ogni scuola. «Per la preparazione delle domande ci stiamo avvalendo della collaborazione di un sociologo. Prima di programmare vogliamo mappare la situazione che c’è a Saronno» spiega l’assessore Ilaria Pagani.
«Sulla base dei risultati, che leggeremo insieme all’aiuto di professionisti, redigeremo un programma rivolto a studenti, genitori e insegnanti, con il coinvolgimento delle scuole» continua l’Assessore.
L’idea è quindi quella di istituire un tavolo di progettazione e osservazione permanente con tutte le realtà parte del percorso educativo dei giovani: «Stiamo pensando ad un tavolo di lavoro che possa coinvolgere le scuole, i genitori, gli studenti e tutte le agenzie educative che operano sul territorio, quindi cooperative educative, oratori, associazioni sportive – dichiara Pagani -. L’obiettivo è creare una comunità educante che possa essere efficace nel riconoscere fenomeni di bullismo».
Tra le proposte alle quali il Comune sta lavorando ci sono anche momenti di formazione rivolti agli studenti e incontri di peer tutoring, dove ragazzi adeguatamente formati possano svolgere un ruolo educativo nei confronti dei propri compagni. «Vogliamo che in ogni scuola superiore si possano individuare tra gli studenti delle “vedette sul bullismo” – spiega l’assessore Gabriele Musarò -. Si tratta di giovani che dovrebbero essere formati da educatori specializzati su questa tematica e che a loro volta possano fare informazione e sensibilizzazione alle classi inferiori del proprio istituto e agli alunni delle scuole secondarie di primo grado. Bisogna educare i ragazzi ai sentimenti, a sentire l’altro, a riconoscere le proprie emozione e quelle degli altri». Un progetto educativo “a cascata”, che dovrebbe arrivare a coinvolgere anche gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole primarie.
Dall’altra parte c’è poi l’esigenza di fornire gli insegnanti degli strumenti adeguati per riconoscere atteggiamenti devianti, come conferma l’assessore Musarò, insegnante di Lettere presso l’Istituto Aldo Moro di Saronno: «Spesso come docenti non riusciamo ad individuare atteggiamenti che sono a tutti gli effetti campanelli di allarme, perché non tutti hanno alle spalle una preparazione psico-pedagogica. È invece fondamentale avere le competenze per capire se dietro ad un atteggiamento di uno studente ci possa essere un’esperienza di prevaricazione di cui è stato vittima o l’artefice».
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