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Dalla bonifica alla rigenerazione dell’area verde dell’ex Isotta Fraschini di Saronno

È stato il tema trattato durante il primo incontro tematico di Officina Vivaio, il percorso di partecipazione promosso dalla proprietà dell'area per raccontare alla città l'ambizioso progetto di riqualificazione avviato e raccogliere proposte e idee dalla cittadinanza

Generica 2020

È di circa 6 ettari la grandezza dell’area verde presente alle spalle della stazione centrale di Saronno all’interno dell’ex Isotta Fraschini, l’area oggi interessata da un progetto di riqualificazione che riaprirà al pubblico uno spazio chiuso da oltre tre decenni. Ed è stato proprio questo l’argomento trattato durante il primo incontro tematico tenutosi all’auditorium Aldo Moro di Saronno lo scorso 15 febbraio, dopo gli incontri con gli under e gli over 35 del 25 e 31 gennaio.

L’evento è parte di Officina Vivaio, un percorso partecipativo avviato dalla proprietà dell’area, la srl Saronno – Città dei Beni Comuni. È rivolto alla cittadinanza per condividere quello che sarà il futuro dell’enorme area dismessa, raccogliere idee e proposte nel merito.

Viaggio nell’Isotta Fraschini di Saronno, da fabbrica abbandonata al sogno della “città dei beni comuni”

A relazionare sul tema l’agronomo Francesco Radrizzani e il geologo Luca Pizzi. I professionisti, che seguono per la proprietà gli interventi sull’area dell’ex industria, hanno innanzitutto delineato le relazioni tecniche riguardo lo studio preliminare che ha definito la flora e la fauna attualmente presenti nell’ex Isotta e l’indagine che ha definito lo stato dei terreni e delle acque di falda, per poi descrivere il progetto già delineato sul futuro bosco da oltre 13 mila metri quadrati e quello sul futuro parco, ancora in fase di definizione.

Generica 2020
In verde chiaro il parco da 13 mila metri quadrati

Flora e fauna nell’ex Isotta

Sono 53 le piante vascolari identificate dall’indagine floristica condotta dall’agronomo Francesco Radrizzani e dal naturalista Andrea Ferrario. Sono il risultato innanzitutto di piante messe a dimora durante il periodo di attività dell’azienda e che rappresentano le alberature più sviluppate e mature all’interno del comparto, a cui poi si è aggiunta la vegetazione sorta invece spontaneamente nei tre decenni di abbandono dell’area.

La componente maggiore è rappresentata da alberi (39%), seguite da specie erbacee (13%), arbusti (35%), rampicanti (11%) e lianose (2%)

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Delle 53 specie di piante identificate, ben 22 sono censite come specie esotiche, ovvero piante presenti per azione dell’uomo, quindi al di fuori dei loro areali naturali di origine. Tra queste 9 sono quelle presenti nella Lista Nera definita dalla legge regionale a tutela della biodiversità: si tratta di specie invasive, quindi da contrastare e contenere, come ad esempio l’ailanto, chiamato anche albero del paradiso, che è classificato a livello di Unione Europea come specie aliena invasiva di rilevanza unionale.

Grazie al posizionamento di foto-trappole nella zona a margine tra gli edifici e l’area verde, sono state poi censite sette specie animali: tre mammiferi (coniglio, gatto, volte) e quattro uccelli (merlo, pappagallo amazzone, picchio verde, picchione). «Per i mammiferi è interessante rilevare la presenza della volpe che è riuscita ad utilizzare qualche corridoio all’interno del tessuto urbano per poter raggiungere questa area verde che di fatto è notevolmente isolata da altri ambiti naturali» si legge nella relazione pubblicata sul sito VivaioSaronno.org.

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In foto la presenza di una volpe, rilevata mediante foto-trappola

La bonifica dell’area

I risultati delle operazioni di caratterizzazione, svolte tra gennaio e marzo 2021, hanno permesso di stabilire che le contaminazioni principali presenti nell’area sono dovute a metalli pesanti (qui tutti i risultati del piano di caratterizzazione).

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Una volta concluse le attività di demolizione in corso nell’area e ottenuto il via libera dalle diverse autorità pubbliche coinvolte, si dovrà dunque procedere alla bonifica del suolo e del sottosuolo. È quindi previsto l’abbattimento del bosco, la rimozione dei rifiuti interrati e lo scavo, la vagliatura e lo smaltimento/riutilizzo dei terreni di riporto, infine un’ultima fase di rimboscamento. Non sono previsti interventi sulla falda idrica sotterranea, che non risulta contaminata e sarà quindi solo oggetto di monitoraggio.

La bonifica avverrà in tre fasi consequenziali: si partirà dal capannone centrale (lotto 1), per poi proseguire nel settore occidentale e con la rimozione dei rifiuti (lotto 2) e finire con l’area boschiva (lotto 3).

I murales dell’ex Isotta Fraschini di Saronno

Guardando al futuro: un nuovo parco e un nuovo bosco

Dopo le necessarie operazioni di bonifica l’obiettivo sarà quello di ripiantare circa 1250 piante su una superficie di 13.800 mq, seguendo un modello definito a “macchia seriale”: «Prevede l’impiego di arbusti coetanei e di soggetti arborei aventi età e dimensioni diverse – ha spiegato l’agronomo Radrizzani -. Al fine di migliorare le potenzialità ecotonali (creare le condizioni di margine per la fauna selvatica e le specie erbacee) dell’impianto è prevista una striscia piantata solo ad arbusti lungo tutto il perimetro del nuovo impianto boschivo)».

Il nuovo bosco sarà un’area vincolata per legge. «Non potrà essere destinata ad altro se non a bosco – ha continuato Radrizzani -, perché così è previsto dalla nostra legislazione. Il vantaggio che abbiamo è che dovendo partire da zero possiamo creare un bosco con piante tipiche e conformi al nostro ambiente, il punto negativo è che la natura ha i suoi tempi di crescita».

Accanto al bosco il nuovo parco, definito come “armatura” del progetto di riqualificazione: il modello di parco che verrà perseguito è ancora in fase di definizione.

Il calendario degli incontri con Officina Vivaio

Concluse le presentazioni dei professionisti ha poi fatto seguito un dibattito con i presenti all’interno dell’auditorium e l’avvio del forum online dedicato al tema sul sito VivaioSaronno.org.

“Le forme di convivenza: ridisegnare la città tra storia e futuro” è il titolo del prossimo appuntamento, previsto per mercoledì 23 febbraio. Sarà a cura dell’amministrazione comunale di Saronno con l’intervento di Giancarlo Consonni, professore emerito di Urbanistica al Politecnico di Milano (qui il calendario completo degli incontri).

Il video dell’incontro del 15 febbraio 2022

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2022
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