Lega Saronno: “Il sindaco Airoldi divisivo anche nel Giorno del Ricordo”
Riceviamo e pubblichiamo la nota della Lega Lombarda Saronno riguardo le celebrazioni del Giorno del Ricordo in città
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La Lega Lombarda Saronno critica l’amministrazione comunale riguardo le celebrazioni del Giorno del Ricordo in città, divise in due momenti: in mattinata l’incontro con i discendenti di Aldo Matteucci, marchigiano residente a Gorizia imprigionato e fucilato nel maggio del 1945 da un gruppo di forza armate slave e nel pomeriggio la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti sul piazzale del Santuario.
La nota della Lega di Saronno:
Non esistono morti civili di serie A o di serie B, non esistono colori politici quando si tratta di ricordare le vittime di eccidi di massa. Il sindaco Airoldi è riuscito a collezionare l’ennesima figuraccia ai danni della città di Saronno, nonostante fosse fisicamente presente alla cerimonia per il Giorno del Ricordo.
È giusto far notare come la silenziosa e anonima partecipazione di Airoldi abbia lasciato l’amaro in bocca a molti dei presenti. Non una parola spesa come primo cittadino, nessuna fascia tricolore, nessun inno nazionale, solo silenzio e tanta indifferenza.
Quale il significato della fascia tricolore indossata in chiesa e non indossata davanti al cippo dedicato alle vittime delle foibe? È proprio vero che un gesto vale più di mille parole, e per un sindaco normalmente silenzioso ogni gesto è una sentenza. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, il Sindaco di una comunità deve essere veramente il Sindaco di tutti, un punto di riferimento che possa unire e non dividere.
A Saronno abbiamo un Sindaco che rappresenta solo il proprio elettorato di sinistra, tutto il resto non conta nulla; d’altronde il suo slogan elettorale “Saronno siamo noi” deve pur essere attuato e applicato in ogni circostanza: non ci stancheremo mai ricordare ai saronnesi questo programmatico atteggiamento divisivo.
L’amministrazione della trasparenza e della partecipazione si rivela ancora una volta per quello che è in realtà: nessun invito ufficiale ai consiglieri comunali, assente anche il Presidente Gilli che forse non ha gradito l’organizzazione della cerimonia.
Raffaele Fagioli e Claudio Sala (nella foto di copertina)
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