A Cislago Salviamo il paesaggio propone l’istituzione di un regolamento del verde pubblico e privato
È la proposta del portavoce del comitato Maurizio Cremascoli, che prende spunto dalla recente ordinanza firmata dal sindaco Stefano Calegari in merito all'abbattimento di una quarantina di piante in via Don Luigi Vismara, per ragioni di pubblica sicurezza
Un regolamento comunale che disciplini la progettazione, l’uso e la tutela del verde pubblico e privato. È la proposta all’amministrazione comunale di Cislago di Maurizio Cremascoli, portavoce del comitato cislaghese dell’associazione Salviamo il Paesaggio.
Un invito che prende spunto dalla recente ordinanza firmata dal sindaco Stefano Calegari, in merito all’abbattimento di una quarantina di piante in via Don Luigi Vismara. Un provvedimento che, come spiega l’amministrazione nell’ordinanza, è dettato da ragioni di pubblica sicurezza: si tratta infatti di piante morenti o ad alto rischio di crollo, che verranno sostituite con altre essenze erboree.
«Per abbattere una pianta chiaramente è da certificare che sia in cattivo stato di salute – dichiara Cremascoli -. In questo caso confidiamo nelle perizie degli agronomi incaricati per la valutazione dello stato di salute delle piante, dato il comprensibile rischio di arrecare danni a passanti o cose e al netto delle eventuali responsabilità civili e penali degli amministratori comunali in caso di caduta di rami o alberi. Gli alberi da sacrificare sono sempre una sofferenza e un dispiacere per animali e persone. Per questo è necessario proporre essenze che si adattino ad un contesto urbanizzato, oltre alla realizzazione di aiuole che permettano alle piante di respirare e non le costringano in cemento e asfalto. Propongo la creazione di un valido ed aggiornato regolamento del verde pubblico e privato, per evitare che gli errori di piantumazione, per tipo di essenza scelta o luogo di collocazione della pianta, vengano pagati in futuro con abbattimenti e relativi costi in termini ambientali ed economici a carico della comunità».
Cislago: sul sito del Comune il censimento del verde pubblico
«Un discorso diverso – conclude il cislaghese -, è abbattere la pianta perché dietro c’è un disegno di speculazione edilizia. Il consumo di suolo con asfalto e cemento è tra i maggiori responsabili delle malattie delle piante e del peggioramento dell’ambiente e del paesaggio».
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