Vivaio Saronno racconta ai giovani della città visioni e progetti sull’ex Isotta Fraschini
Il 25 gennaio si è svolto il primo incontro con la nuova proprietà dell'ex Isotta Fraschini. L'area è interessata da un articolato progetto di rigenerazione urbana che punta a crearvi lì un contenitori di beni comuni, spazi pensati per la città e i suoi cittadini
«Un’opportunità non è per sempre». A ripeterlo più volte nell’incontro che ieri sera (25 gennaio) si è svolto all’Auditorium Aldo Moro di Saronno è stato Giuseppe Gorla, amministratore unico della S.r.l. Saronno – Città dei Beni Comuni, proprietaria dell’area dismessa di circa 120 mila metri quadrati presente alle spalle della stazione di Saronno e conosciuta come “ex Isotta Fraschini”.
Il tema è quello dell’articolato progetto di rigenerazione urbana in corso in questa parte della città, sede un tempo di importanti industrie metalmeccaniche e chiusa dal 1990. La proprietà ha acquistato l’area nel giugno 2020 con l’intento di renderla un contenitore di beni comuni: beni e servizi con funzione sociale che faranno capo e saranno gestiti, non dal Comune né ad un privato, ma da organi collegiali formati da cittadini.
In ballo c’è l’attuazione della fase 1 del progetto di riqualificazione, che punta all’avvio per l’anno accademico 2023/2024 dei primi corsi dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, la realizzazione degli edifici necessari allo svolgimento dell’attività didattica e il restauro dell’ex scuola Bernardino Luini e della piazza antistante l’edificio. A tal fine è quindi necessaria la sottoscrizione di una convenzione tra la proprietà e il Comune di Saronno, come previsto dalla normativa vigente.
«La pubblica amministrazione non è attenta ad un progetto di questo tipo, dopo un anno e mezzo ancora non siamo riusciti ad ottenere nulla, il tempo passa e Brera non ci aspetta per sempre – ha commentato Gorla -. Chiediamo all’amministrazione comunale un occhio di riguardo per il rispetto dei tempi».
Il progetto di rigenerazione dell’ex Isotta
Scopo del progetto è riqualificare l’area rendendola un contenitore di beni comuni: l’idea è quella di riprendere il concetto di “funzione sociale della proprietà privata” di cui parla l’articolo 42 della Costituzione italiana ed «evitare che un’area industriale dismessa abbia la sorte che hanno il 99% delle aree industriali dismesse in questo paese, cioè centro commerciale più edifici residenziali» ha sottolineato l’avvocato Angelo Proserpio.
Oggi nell’area è in corso l’abbattimento dei vecchi capannoni, a cui seguirà il piano di bonifica, che la proprietà ha approvato e pubblicato sul sito VivaioSaronno.org insieme al masterplan.
Il masterplan prevede l’insediamento nell’area di servizi universitari, con la creazione di un polo universitario (sul piatto oggi c’è un accordo con l’Accademia di Belle Arti di Brera) con aule di formazione, laboratori e spazi espositivi, di servizi museali e di archivi, con spazi per il Museo delle industrie e del lavoro del Saronnese, il futuro museo dell’Isotta Fraschini e un museo di arte contemporanea. È poi previsto un parco pubblico da 60 mila metri quadrati e in collaborazione con l’Università statale di Milano un giardino botanico. Infine la realizzazione di edifici con diverse funzioni, dal commerciale al residenziale (libero e ERS) e in accordo con Ferrovie Nord S.p.A. il restauro della ex scuola Bernardino Luini e dell’area antistante.
«Cerchiamo di rendere questa cittadina attrattiva, tale per cui abbia senso per i giovani rimanere e non essere costretti ad andare all’estero – ha spiegato Gorla -. Vogliamo rendere la città bella e ricca di attività culturali, sportive, sociali e lavorative».
Officina Vivaio
Con l’incontro di ieri, dedicato agli under 35, la proprietà ha dato avvio ad Officina Vivaio, un percorso di incontri rivolti alla cittadinanza pensati per condividere quello che sarà il futuro dell’ex Isotta.
«Riprendiamo oggi un discorso avviato con l’incontro del luglio 2020 – ha dichiarato Gorla -. Vi raccontiamo il progetto e raccogliamo da voi idee, osservazioni e proposte. Vogliamo capire se la città è pronta e se lo vuole».
Si proseguirà quindi fino ad aprile con serate rivolte a tutta la cittadinanza e approfondimenti monotematici. Il prossimo appuntamento è per lunedì 31 gennaio e sarà dedicato agli over 35. Seguiranno poi altri incontri il 15 e il 23 febbraio, l’1, il 9, il 15, il 23 e il 29 marzo, il 6 e il 12 aprile. L’appuntamento è sempre alle 20:30 all’Auditorium Aldo Moro. È necessaria la prenotazione sul sito VivaioSaronno.org.
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