Elezioni del Presidente della Repubblica, un voto anche “made in Saronno” per Elio Fagioli
Tra i voti espressi alla prima votazione una preferenza anche per Elio Fagioli, papà dell'ex sindaco di Saronno Alessandro e dell'attuale capogruppo della Lega Raffaele
Da Bruno Vespa ad Alfonso Signorini, passando da Dino Zoff, Mauro Corona, Giorgio Lauro, Claudio Sabelli Fioretti ed altri personaggi più o meno folkloristici, sono in tantissimi ad aver ricevuto preferenze alla prima votazione per l’elezione a Presidente della Repubblica.
Tra i più votati Paolo Maddalena, il radicale Marco Cappato, Ettore Rosato di Italia Viva, il presidente uscente Sergio Mattarella, Silvio Berlusconi e il ministro della Giustizia Marta Cartabia in mezzo ad una stragrande maggioranza di schede bianche, come ampiamente annunciato.
Tra i voti “politici” hanno avuto voti anche i “nostri” Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico originario di Cazzago Brabbia (2 voti), il senatùr Umberto Bossi (5 voti), fondatore della Lega Nord e il meno noto, almeno per il pubblico mainstream, Elio Fagioli (1 voto).
Fagioli, classe 1946, diplomato all’Itis Riva di Saronno e saronnese doc, pensionato. Militante della Lega della primissima ora, padano fino al midollo, fedelissimo di Umberto Bossi, papà di Alessandro, sindaco di Saronno dal 2015 al 2020, e Raffaele, attuale capogruppo della Lega in consiglio comunale. Ha ricevuto nel 2015 la tessera al merito della Lega Lombarda in segno di riconoscimento per il lavoro svolto. Militante storico, sempre in prima fila alle manifestazioni sul territorio lombardo, ama girare per Saronno con la sua bicicletta con gli immancabili maglia e foulard verdi, il cappellino col sole delle Alpi e vessilli padani in bella evidenza. Spiritoso e sempre allegro, è apprezzato anche dai rivali politici che ne hanno sempre riconosciuto la schiettezza e la simpatia.
«Che sorpresa! È sempre bello essere citato e apprezzato, me ne aspetto di più alle prossime votazioni – dice scherzando -. Ci sono un bel po’ di militanti che mi hanno candidato dal territorio: il “partito del limone”, come si è autodefinito, è il mio primo sponsor. Sono leghista da quando è nata la Lega, Bossi è un mio amico vero. Il candidato giusto per me? Casini andrebbe bene, io preferirei Tremonti o Carlo Nordio, ma potrei digerire anche Casini: è conosciuto, è tanti anni che è in politica, ci sa fare sicuramente. Vediamo cosa dice Salvini nelle prossime ore».
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