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Tosi (FdI): “Airoldi non farebbe meglio a gettare la spugna e tornare alle elezioni?”

L'ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di Saronno, attuale coordinatore dell'area saronnese di Fratelli d'Italia Gianangelo Tosi, commenta la situazione politica saronnese e la crisi di giunta

Generica 2020

L’ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di Saronno, attuale coordinatore dell’area saronnese di Fratelli d’Italia Gianangelo Tosi, commenta la situazione politica saronnese e la crisi di giunta che ha portato alla rimozione dell’assessore ai Lavori Pubblici Novella Ciceroni

Quando una coalizione non nasce “pro”, a favore, dalla condivisione di un programma o di ideali ma nasce “contro”, contro una persona, contro un movimento, contro un’idea o un’ideologia, non può che finire male, così come sta finendo male qui a Saronno. Perché in questa situazione non c’è una coalizione ma, come più volte già ho detto, un’accozzaglia di persone accomunate solo dal livore nei confronti di qualcuno o qualcosa. E così è stato qui. Basti ricordare che la campagna elettorale di un anno e mezzo fa, quella per il primo turno, è stata caratterizzata da reciproche accuse di inadeguatezza ed incapacità in un tutti contro tutti senza esclusione di colpi delle formazioni che si proponevano come alternative alla maggioranza uscente.

Poi, miracolosamente, quando quella maggioranza ma soprattutto quel mostro del Sindaco uscente, è risultato il più votato del primo turno, ecco che, magicamente, gli altri competitori si sono ritrovati perfettamente d’accordo: è bastata la promessa di qualche posizione di rilievo nella rinnovanda amministrazione ed ecco che il collante è diventato la guerra comune a Alessandro Fagioli. Verrebbe da dire, sorridendo, una specie di Berlusconi “de noartri”. Che ne dici, Ale? Se non fosse per l’età potresti proporti per il Colle! Ecco com’è nata l’accozzaglia e come ha operato fino ad ora: senza una visione comune, senza la condivisione di un’idea di città, soddisfatta dall’ ebbrezza di aver battuto il nemico. E chi se ne importa di ciò di cui la città ha bisogno, di ciò che la cittadinanza si aspetta, della sicurezza, dell’aiuto alle fasce deboli, della Ciocchina e della Rodari.

Mi chiedevo, all’epoca del ballottaggio, e mi chiedo tuttora: gli elettori di Obiettivo Saronno e, soprattutto, quelli di Gilli (sì perché chi ha votato Gilli non ha votato un movimento civico, ha votato proprio lui) come hanno digerito l’accozzaglia? Sono contenti che il loro voto sia stato messo a disposizione dei cattocomunisti perché ne facessero ciò che credevano? Che poi: “catto” direi di no; sono rappresentate anche altre identità religiose in questa amministrazione. Ma nemmeno “comunisti”, che se lo fossero sarebbero certamente più coerenti e, probabilmente, meritevoli di miglior credito ed attenzione. E ora come affronterà i prossimi 3 anni e mezzo di governo della città il Signor Sindaco, con la risicatissima maggioranza su cui ora, forse, può contare? Come affronterà i numerosi e gravi problemi della città? È sicuro di avere il sostegno di chi ha votato i suoi improvvisati sodali? Non farebbe meglio, come per altro già suggerito, a gettare la spugna e tornare a confrontarsi con il gradimento dei cittadini? La strada da fare è davvero ancora tanta.

Gianangelo Tosi

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Gennaio 2022
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