Maggioranza in bilico a Saronno, sarà caccia all’ultimo voto
Dopo l'uscita di scena di Obiettivo Saronno, la nuova maggioranza al governo della città può tenere, ma è certo che da oggi il sindaco Airoldi dovrà fare i conti con numeri risicati in Consiglio comunale
Scricchiola la tenuta della maggioranza al governo della città di Saronno.
Il gruppo Obiettivo Saronno, che in occasione del ballottaggio alle elezioni amministrative 2020 aveva stretto un accordo di apparentamento con la coalizione guidata da Augusto Airoldi, è infatti ufficialmente fuori dalla maggioranza: il sindaco Airoldi ha revocato le deleghe all’assessore espressione della lista viola, Novella Ciceroni, che deteneva quelle a Lavori pubblici, Decoro urbano e Innovazione.
I motivi di scontro con Obiettivo Saronno
La revoca delle deleghe è l’epilogo di una serie di schermaglie, discussioni interne e aperte polemiche in Consiglio comunale di cui si è fortemente discusso negli ultimi mesi.
Tra i principali punti di discordia vi è l’affidamento della delega al Commercio all’assessore Domenico D’Amato, che lo scorso settembre ha sostituito la dimissionaria Mazzoldi, quando la lista viola chiedeva invece lo scorporo e l’affidamento della delega ad un altro assessore.
Da ultimo la delibera approvata dal Consiglio comunale a fine dicembre riguardo il futuro di Saronno Servizi S.p.A., che Obiettivo Saronno è arrivata a definire “atto illegittimo”, scatenando una dura reazione dei gruppi di maggioranza che avevano richiamato il gruppo ad un maggior senso di responsabilità.
La revoca delle deleghe e la reazione dell’ex assessore Ciceroni
A bocce ferme è stato quindi lasciato spazio alla decisione del sindaco Airoldi, che alla fine ha preso la decisione di revocare le deleghe, prendendo atto «del venire meno del rapporto di fiducia che è alla base del rapporto tra un Sindaco e un suo Assessore e che è condizione indispensabile alla realizzazione del programma concordato con gli elettori» ha spiegato nella nota stampa Airoldi.
Dal canto suo, l’ormai ex assessori Ciceroni ha sottolineato che la scelta è dovuta ad una visione politica diversa rispetto a quella di Obiettivo Saronno, «nata per amministrare questa città con l’unico obiettivo di fare bene per Saronno e i suoi cittadini, non certo per occupare poltrone o alzare la mano come burattini in consiglio comunale», invitando il sindaco Airoldi ad assumere tutta la responsabilità delle «conseguenze che ne deriveranno su Saronno». (Qui l’articolo).
Le prime reazioni dei gruppi politici
Pd, Con Saronno, Saronno Civica e Tu@ Saronno hanno serrato i ranghi e descritto la “nuova” maggioranza di Saronno “più forte e convinta, più solida e più responsabile in tutti i nostri rappresentanti e soprattutto in Consiglio comunale e in Giunta”. (Qui l’articolo).
Obiettivo Saronno ha criticato la scelta del sindaco Airoldi e ribadito che da qui in avanti continuerà il proprio percorso in Consiglio comunale “indipendentemente dalla maggioranza”.(Qui l’articolo).
A sottolineare la fragilità dell’alleanza siglata nell’ottobre 2020 tra Obiettivo Saronno e la coalizione di Airoldi è stato il gruppo Azione Saronno, esterno al Consiglio comunale, che ha anche ribadito la pericolosità di uno scontro fratricida consumato “ai danni dei cittadini e proprio in un momento (PNRR) in cui servirebbero unità e credibilità”. (Qui l’articolo).
La Lega ha accusato il sindaco Airoldi di mancanza di trasparenza e di scarso coinvolgimento nelle decisioni delle forze politiche. (Qui l’articolo).
Anche Forza Italia, rappresentata in consiglio comunale da Agostino De Marco, critica fortemente l’operato dell’amministrazione Airoldi e ribadisce il proprio ruolo di responsabile opposizione (Qui l’articolo)
Una maggioranza in bilico
Si prospetta un futuro difficile per la coalizione di cui è a capo il sindaco Airoldi, che ora in Consiglio comunale potrà contare su dodici consiglieri: sei del Partito Democratico, uno di Con Saronno, tre di Airoldi Civica e due di Tu@ Saronno. Dodici consiglieri, a meno che non si riproponga quanto successo durante il Consiglio comunale del 26 novembre, in cui inaspettatamente due consigliere di maggioranza (Lucy Sasso del PD Nourhan Moustafa di Tu@ Saronno) votarono contro l’operato dell’amministrazione comunale sul tema del commercio.
All’opposizione ci sono i sette consiglieri del centrodestra (cinque per Lega, uno per Fratelli d’Italia e uno per Forza Italia). Rimangono poi gli indipendenti: i quattro consiglieri di Obiettivo Saronno, che agiranno da battitore libero, ma difficilmente voteranno a prescindere con l’opposizione, visti i forti contrasti con la Lega in passato e l’incognita della consigliera indipendente Marta Gilli – eletta nel settembre 2020 tra le fila di Con Saronno, gruppo che sosteneva la candidatura a sindaco di Pierluigi Gilli e poi uscita per mantenere la maggior autonomia possibile – che in questi 15 mesi non ha risparmiato aspre critiche all’operato dell’amministrazione Airoldi, spesso votando in disaccordo con il padre, eletto presidente del consiglio comunale.
La maggioranza può tenere, ma una cosa è certa, sarà una battaglia all’ultimo voto.
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