La Caronnese vuole un 2022 di riscatto, il direttore Ferrara: “Meno belli e più pratici”
Rinviata la partita con il Ligorna. Il direttore generale rossoblu ha chiaro cosa serve alla sua squadra per un cambio di rotta: "Serve più attenzione e determinazione. E speriamo di avere meno infortunati nell'anno nuovo"
La prima parte del campionato 2021-2022 non è andata secondo le aspettative per la Caronnese, che si presenta al nuovo anno solare al terzultimo posto – anche se con una gara in meno rispetto alle diretta concorrenti – e consapevole di dover fare una seconda parte di stagione diversa per abbandonare la zona playout.
(aggiornamento delle 16.00 di mercoledì 12 gennaio: è stata rinviata la gara in programma domenica in casa del Ligorna per casi di Covid tra i liguri)
Il direttore generale Raffaele Ferrara è il primo a credere nel valore della sua squadra, ma sottolineando che servirà cambiare faccia ed essere più cinici: «Secondo me, è brutto da dire, ma dobbiamo essere più pratici: meno belli e più cattivi. In questa categoria è difficile fare risultato solo giocando bene, serve qualcosa in più. Sul campo le partite sono sempre state molto tirate ma perdere di un gol è sempre perdere. La concentrazione nei finali di partita ci è costata qualche punto, la squadra è giovane non ci sono alibi: serve più attenzione e determinazione».
Uno dei problemi della prima parte di stagione sono stati gli infortuni. Com’è la situazione attuale?
«Speriamo che anche questo aspetto cambi con il nuovo anno. Abbiamo sofferto molto le assenze di Rocco e Tunesi che per noi sono elementi molto importanti e saranno dei rientri che ci permetteranno di alzare il livello. Nell’arco di 15 giorni dovrebbe rientrare anche capitan Federico Corno».
Come giudica questo campionato?
«All’inizio mettevo Sanremese e Novara davanti a tutte per nomi e investimenti. Il Novara ha aumentato il valore e sulla carta ha qualcosa in più. Poi ci sono altre due o tre squadre che hanno fatto investimenti giusti per la categoria come Casale e Varese».
Mercoledì prossimo avrete la sfida al “Franco Ossola”
«È sempre bello andare a giocare a Varese. È una di quelle gare che si preparano con meno difficoltà perché giocare al “Franco Ossola” galvanizza. Speriamo di giocarla perché l’abbiamo già rinviata due volte»
Riguardo allo slittamento del campionato di due settimane è stato d’accordo?
«Sì, e credo che si potesse allungare la sospensione. Il campionato finisce abbastanza presto e c’era tempo per posticipare il finale di stagione fino a fine maggio. Speriamo che la situazione si normalizzi il prima possibile».
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