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Carabinieri di Saronno al lavoro per risolvere il giallo della rissa mortale di via Varese

La chiamata al 118 è arrivata per un malore, ma ad originare il tutto potrebbe esserci stata una discussione degenerata, forse cominciata all’interno o nelle vicinanze di uno dei bar della zona. Il ricordo della vittima: "Era cordiale e benvoluto"

Saronno, il luogo dove si è consumata l'aggressione mortale

Resta avvolta nel mistero l’aggressione che ha portato alla morte di Francesco Costa, il 55enne deceduto in ospedale a Legnano dopo due giorni di ricovero e un’operazione d’urgenza nel reparto di neurochirurgia.

L’uomo è arrivato in ambulanza nel pomeriggio di sabato 8 gennaio ed è riuscito a dire ai medici di essere stato aggredito prima di perdere conoscenza.

L’episodio si è consumato in via Varese, nella zona tra le Poste e l’albergo Grand Milan, appena fuori dal centro e a ridosso della stazione, anche se non nell’immediato e famigerato “retrostazione”, teatro di diversi episodi di violenza, anche recentemente.

I carabinieri indagano per omicidio. Sono stati sentiti gli esercenti e i commercianti, ma sembra che di testimoni di quanto accaduto non ne siano venuti fuori e che sia complesso anche poter ottenere un aiuto dalle telecamere, dato che gli impianti di videosorveglianza in quel punto della città non sono molti: i carabinieri hanno comunque chiesto le registrazioni alle attività che hanno il servizio attivo.

La chiamata al 118 è arrivata per un malore, ma ad originare il tutto potrebbe esserci stata una rissa finita male, una discussione degenerata, forse cominciata all’interno o nelle vicinanze di uno dei bar della zona. L’ambulanza è intervenuta proprio all’interno del parcheggio a servizio dell’albergo e dei vari esercizi commerciali, sul lato opposto della strada rispetto al punto dove sarebbe cominciato tutto.

Francesco Costa (foto dal profilo Facebook)

La vittima, classe 1966, identificata dalle forze dell’ordine come residente a Cesano Maderno, in effetti non abitava da tempo nel Comune brianzolo, ma viveva con la madre a Saronno, dove è cresciuto. Costa ha poi abitato a Solaro, al Villaggio Brollo, ma dopo il divorzio ha rotto i ponti con la famiglia della moglie ed è tornato a Saronno. A ricordarlo con commozione e nostalgia è un’amica di vecchia data: «Era una persona col cuore d’oro, non ha mai fatto male ad una mosca, era cordiale con tutti e benvoluto. Abbiamo avuto una storia che è durata tre anni ed era finita da tempo, ma siamo rimasti in ottimi rapporti, ci vedevamo spesso per un caffè o due chiacchiere. Speriamo che possa avere giustizia, se lo meritava proprio».

I carabinieri stanno cercando di risalire agli ultimi contatti e al suo giro di amicizie per venire a capo di quello che sembra un vero e proprio giallo che i militari contano di risolvere nel più breve tempo possibile.

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Pubblicato il 12 Gennaio 2022
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