Ats Insubria spiega la gestione delle quarantene: “Il sistema va. I ritardi dovuti ad errori umani”
L'agenzia ha presentato i dati settimanali dei contagi (triplicati) e dei tamponi (50%) ma ha anche fornito alcune risposte ai tanti dubbi dei cittadini che si sono ritrovati in quarantena in queste settimane
«Tutto il sistema è sotto stress a causa dell’aumento vertiginoso dei contagi e delle quarantene e a causa dei continui cambi di regole che arrivano dal Governo. Ogni volta che c’è una modifica noi tutti dobbiamo adeguarci per portare avanti queste attività». Nella conferenza stampa settimanale di Ats Insubria emerge con grande forza la difficoltà del momento delle strutture sanitarie e amministrative che devono fare fronte ad un numero di dati enorme e ai conseguenti errori umani che vengono commessi nel trattamento di tutti questi dati.
La situazione dei contagi: triplicati nell’ultima settimana
Da una rapida analisi dei dati emerge un aumento dei casi che sono quasi triplicati nell’ultima settimana rispetto a quella precedente. A questo è corrisposto un aumento del numero di tamponi del 50%. A ruota si registra un aumento imponente dei positivi rispetto all’anno scorso proprio per via dell’aumento della capacità di fare tamponi. Il dato positivo sono le ospedalizzazioni, minori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La fascia di età dove si registra il maggior numero di contagi è quella tra i 26 e i 49 anni mentre scende il tasso tra i ragazzi in età scolare proprio grazie al fatto che sono in vacanza e quindi hanno meno contatti tra loro.
Gli attori che gestiscono il flusso dei tamponi
I dati vengono inseriti in fase di accettazione (numero di telefono, codice fiscale ecc)
• Medico di Medicina Generale
• Laboratorio Analisi
• Centro Tamponi ASST («OSPEDALE»)
• Farmacia
Come funziona il sistema dei tamponi in questo momento e chi fa che cosa
Da Ats precisano che al primo tampone positivo valido (eseguito da medici di base, farmacie, centri diagnostici, centri tamponi dell’asst) i dati della persona positiva vengono inseriti nel sistema da chi ha fatto il tampone. Da quel momento Ats, che ha il compito di avvisare e vigilare sul rispetto della quarantena, invia il provvedimento tramite sms o mail (in base ai dati in suo possesso) con link alla persona che deve confermare la propria identità e autoprenotarsi il tampone di controllo.
In sintesi
• per essere presi incarico da ATS tutti i tamponi devono essere registrati sul sistema regionale da parte del laboratorio o medico o farmacia che effettua e processa il tampone
• i test rapidi fai-da-te non hanno valore diagnostico in quanto non somministrati da personale sanitario e non validati al pari di quelli delle farmacie, studi medici, laboratori, ecc…
L’importanza dell’inserimento dati
Il sistema è semplice a dirsi ma difficile da far funzionare a causa di possibili errori (generalmente umani) che si possono verificare nell’inserimento dei dati da parte di chi ha eseguito il tampone: «Quando questo accade abbiamo una squadra di persone dedicate alla ricerca dei dati corretti ma più errori ci sono in questa fase e più il sistema si rallenta. In una situazione in cui ci sono migliaia di positivi basta l’1% di errore per avere centinaia di persone nel limbo» – specificano da Ats. A questi si aggiunge qualche disguido tecnico che la stessa autorità sanitaria ammette: «È vero che ieri non funzionavano i link riservati per l’autoprenotazione ma abbiamo risolto il problema» – aggiungono – si prende appuntamento – l’agenda è gestita da Asst. Ats ci tiene a precisare che non dipendono da loro «i centri tamponi e il traffico che si crea».
Le nuove regole della quarantena
Altro punto sul quale si è insistito è la questione dell’accertamento delle guarigioni: «Tornerà ad essere valido per Ats il tampone antigenico eseguito in farmacia (dopo che nei giorni scorsi si è creata molta confusione su questo punto, ndr) che deve essere comunicato se si vuole ottenere il certificato di guarigione mentre le nuove regole su quarantene e isolamento sono quelle emanate il 31 dicembre scorso con una precisazione per coloro che hanno avuto contatti con positivi ma hanno ricevuto la terza dose o la seconda da meno di 4 mesi: per loro è previsto un autoisolamento di 5 giorni senza tampone negativo alla fine». Questa si è resa importante perchè nei giorni scorsi Regione Lombardia ha veicolato tramite i propri canali social una grafica che prevedeva il tampone finale. Qui sotto la versione corretta.
La riattivazione del Green Pass senza certificato di guarigione
Da oggi, inoltre, per ottenere lo sblocco della carta verde non sarà più necessario il certificato di guarigione, basterà l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. Una procedura più snella per evitare i ritardi nel rilascio del documento.
Ats rassicura: non c’è una situazione di caos, affidatevi ai medici di base
«Il tracciamento non è saltato, non c’è caos, non c’è una giungla. La situazione è sotto controllo e la macchina sanitaria, organizzativa e logistica è a pieno ritmo. Non c’è un problema di infrastruttura tecnologica o di software» – sostengono da Ats. Concludono, però, con alcune raccomandazioni: «Siamo in una fase molto complessa e tutto il sistema è sotto stress. Chiediamo l’utilizzo di mascherina Ffp2 perchè aumenta livello protezione rispetto a quella chirurgica. Chi è in sorveglianza, i contatti di caso, chi ha appena fatto la terza dose è meglio che la usi. Il distanziamento di 1 metro non è sufficiente con la variante Omicron»
Per quanto riguarda le linee telefoniche intasate: «Non esistono al mondo centralini abbastanza grandi da poter soddisfare tutte le chiamate che arrivano ogni giorno. Chiediamo, quindi, ai cittadini di non attaccarsi alle linee telefoniche di Ats per cercare informazioni ma di fare riferimento sui 1000 medici di base che hanno un canale aperto con noi».
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