Winter school party a Castelseprio, arriva la Polizia e la festa finisce prima di iniziare
Grande delusione per centinaia di ragazzi che avevano acquistato il biglietto per l'evento "Winter school party" in programma ieri sera ma interrotto dall'arrivo delle forze dell'ordine. Ecco cos'è successo
(immagine di repertorio) – Delusione, rabbia e una legittima domanda: era tutto regolare? E’ quanto si chiedono le famiglie delle centinaia di ragazzi e ragazzini che ieri sera avevano in programma di partecipare al “Winter school party” organizzato al Ponderosa Relax di Castelseprio. Una festa per le scuole, con i biglietti in prevendita a 15 euro, che per molti era la prima festa in discoteca dopo il lockdown e per qualcuno la prima serata in discoteca in assoluto.
La festa, però, è finita ancora prima di iniziare, come ci hanno segnalato diversi genitori, con l’arrivo della Polizia, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco che hanno effettuato controlli e interrotto l’evento.
«Massimo di ingressi 1000 – racconta Maria, mamma di una ragazzina di 16 anni che aveva acquistato il biglietto in prevendita – ma ieri sera sono arrivati davanti alla discoteca una marea di ragazzi, decisamente di più di 1000. Aperti i cancelli, i ragazzi iniziano ad entrare, arrivati a 1000 per ultima è entrata un’amica di mia figlia, chiusi i cancelli, gli altri ragazzi fuori e con in mano il biglietto. Tra queste fuori mia figlia. Segnalo quanto accaduto non per il rimborso del biglietto, ma perché se potevano entrare mille persone e mia figlia aveva il biglietto acquistato in prevendita evidentemente doveva entrare. Io non so se hanno venduto più biglietti o quale anomalia è successa, e nemmeno mi interessano i 15 euro del biglietto. Però qualcuno deve pagare per la delusione che hanno creato nei ragazzi che sono due anni che vivono una situazione disagiata, hanno fatto la Dad, tanti sacrifici e una sera che potevano avere una boccata di normalità ecco com’è andata a finire».
Un’altra mamma, Erika, ci ha scritto ieri sera alle 23,30: «Biglietti venduti in prevendita su ciaotickets e ragazzi in coda dalle 21 sono in questo momento ancora fuori in coda. Il locale al telefono si giustifica: “Abbiamo un solo ingresso, c’è tanta affluenza… 700 dentro e mille ragazzi fuori… ora che controlliamo i green pass…”. Ma mi chiedo, se i biglietti erano in prevendita?».
Capire cos’è successo non è semplice.
«Noi abbiamo solo affittato la location – dice Martina Santini, della storica famiglia proprietaria del Ponderosa – I muri e basta, con regolare fattura, con l’accordo che tutto il resto, dalla promozione alla somministrazione, il personale e la fiscalità stessa fossero gestiti dalla società che ha organizzato l’evento. Noi non c’entriamo nulla ma il problema è che tanti genitori ci stanno contattando non avendo altri riferimenti, ma noi abbiamo solo affittato il locale e non abbiamo responsabilità nell’organizzazione. Io non ero presente e quando sono arrivata giù c’erano tantissimi ragazzi, anche molto piccoli, ammassati che spingevano per entrare. Il locale è stato fermato per un forte problema agli ingressi di deflusso e di messa in sicurezza dei ragazzi che erano tutti ammassati. Mi addolora l’idea che siamo chiusi da due anni per il Covid, abbiamo fermato tutto e che ora l’immagine di Ponderosa venga danneggiata per una vicenda così, che non dipende da noi».
Diversa la versione che viene data dall’organizzatore dell’evento, Kevin Rocca della società di eventi e catering Kevents di Varese: «Noi abbiamo preso la location in affitto e ci è stata data come discoteca, e a quanto pare le licenze di questo locale non sono da discoteca – dice Rocca – Quindi c’era un problema già alla base e questo evento non ci poteva fare ma ci è stato dato un locale che non era a norma. Questo è stato i problema di fondo di tutto. Dal nostro punto sia fiscale che di somministrazione di alcolici, che di sicurezza, che di personale non è stato riscontrato niente. I biglietti sono stati venduti dalla piattaforma ciaoticket che è una piattaforma legale di vendita di biglietti online. Ci sono state autorizzate mille persone e la polizia ha interrotto l’evento quando all’interno del locale c’erano circa 450 persone, come risulta da verbale. Quello che c’era fuori io non potevo saperlo. Sono stati venduti poco meno di mille biglietti e chi aveva il biglietto avrebbe avuto l’accesso al locale. Hanno interrotto al festa perché sono state rilevate delle carenze strutturali. Quella location non poteva essere affittata come discoteca. Non posso negare che fuori c’era una bella calca, ma dentro ufficialmente erano 430 persone con biglietto più il personale».
Due versioni totalmente discordanti, che lasciano presagire una contesa legale tra le due società.
Per quanto riguarda i ragazzi che avevano acquistato i biglietti, la Kevents sta valutando cosa fare se rimborsare i biglietti o recuperare la data. A breve verranno date comunicazioni in merito.
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