Fare formazione non è più un costo, ma solo il 4% delle imprese usa i fondi a disposizione
Le risorse ci sono e sono tante a partire da quelle di Regione Lombardia. Paolo Giacon (direttore generale Cna Formazione-Ecipa Lombardia): "C'è scarsa informazione tra gli imprenditori"
«Le risorse ci sono e con esse tante opportunità, ma solo il 4% delle imprese utilizza i fondi per la formazione». Secondo Paolo Giacon, direttore generale Cna Formazione-Ecipa Lombardia, le ragioni di questa scarso utilizzo sono da ricercare nella mancanza di informazione dell’imprenditore. Eppure, per una piccola impresa anche un progetto di formazione di poche migliaia di euro potrebbe essere un elemento di innovazione importante e determinare il destino dell’azienda.
UN TESORETTO A DISPOSIZIONE DI OGNI AZIENDA
«Le imprese hanno un tesoretto di 50mila euro che dovrebbero utilizzare» spiega Giacon. Si tratta della misura Formazione continua fase 6 di Regione Lombardia prevista nell’ambito del Fondo sociale europeo. «Sono 2000 euro per dipendente fino a un massimo di 50 mila euro. È tantissimo» sottolinea il dirigente.
Regione Lombardia ha fatto un passo ulteriore, quasi rivoluzionario, perché non solo rimborsa i costi della formazione per i neoassunti ma dà all’impresa un incentivo per aver assunto una nuova persona fino a un massimo di 8000 euro. «Insomma, le aziende devono comprendere che la formazione non è più un costo, ma una vera opportunità» sottolinea il direttore generale Cna Formazione-Ecipa Lombardia.
LA FORMAZIONE DEGLI STARTUPPER
Quando si parla di formazione per gli startupper ci sono altri problemi generati dal fatto che, nei primi anni di vita della loro impresa, sono molto concentrati sulla tecnologia e sul prodotto tecnologico. Secondo Giacon, questo è un aspetto da tenere bene in considerazione perché è lì che si evidenzia un bisogno di formazione che può fare la differenza per il futuro dell’azienda.
«Gli startupper ritengono che il centro della loro azione sia la tecnologia – continua il direttore generale di Cna Formazione-Ecipa Lombardia – Ma fare il tecnologo non significa fare l’imprenditore e gestire un’azienda è un altro mestiere. Per fare impresa servono una serie di competenze che vanno dal controllo di gestione alle strategie di marketing, passando dalla gestione delle risorse umane a quelle finanziarie, competenze che in genere lo startupper non ha».
La consapevolezza di questa mancanza nei primi tre anni si evidenzia solo con l’esperienza fatta giorno dopo giorno sul mercato. «È dopo questo periodo – conclude Giacon – che lo startupper sviluppa la necessità di percorsi formativi imprenditoriali che gli permettano di guardare all’esperienza che ha vissuto nei primi anni, di capitalizzarla e strutturarla per crescere finalmente anche sotto il profilo imprenditoriale».
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