Il Comune di Solaro ha aderito al progetto GAP contro il gioco d’azzardo patologico
Il progetto GAP (gioco d'azzardo patologico) è inserito all'interno della progettualità del Piano Locale di Ats Città Metropolitana di Milano, a cui hanno aderito il Piano di Zona di Garbagnate Milanese ed il Comune di Solaro
Il Comune di Solaro avvia una campagna di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo. Il progetto GAP (gioco d’azzardo patologico) è inserito all’interno della progettualità del Piano Locale di Ats Città Metropolitana di Milano, a cui hanno aderito il Piano di Zona di Garbagnate Milanese ed il Comune di Solaro.
Sono state previste diverse iniziative tra le quali un percorso formativo per gli operatori sociali del territorio, tavoli di lavoro per la predisposizione di un regolamento comune a tutto il territorio dell’Ambito di Garbagnate Milanese (il Comune di Solaro approverà il regolamento a gennaio 2022) ed alcune iniziative di promozione dei servizi di assistenza e sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo.
A Solaro le iniziative prenderanno corpo giovedì 25 novembre con la presenza di un punto informativo sui rischi del gioco d’azzardo tenuto dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione al mercato cittadino e martedì 30 novembre alle 17 con un momento informativo ospitato dalla sede dell’associazione Anziani Tre Quartieri in piazza Grandi al Villaggio Brollo in collaborazione anche con il Maps.
Quando il gioco d’azzardo diventa problematico o crea dipendenza è fondamentale rivolgersi ad uno specialista per chiedere aiuto e supporto. I professionisti qualificati dei servizi sanitari di Regione Lombardia aiuteranno le persone in difficoltà e i loro familiari nell’affrontare il percorso di cura e accompagnamento più idoneo, nel totale rispetto della privacy e senza necessità di richiesta da parte del medico di medicina generale.
I giocatori d’azzardo o i loro famigliari possono mettersi in contatto direttamente con il Servizio. Il numero di telefono di riferimento è 02994304935. Viene fissato un colloquio di consulenza o di conoscenza, per una eventuale presa in carico. La presa in carico è possibile, ovviamente, solo se il giocatore d’azzardo la accetta. Nel programma terapeutico si chiede di coinvolgere sempre e far partecipe anche la famiglia (genitori, coniugi/partner, figli, ecc. in funzione dall’età e dalla situazione della persona) del giocatore d’azzardo patologico. Inoltre vengono proposte attività in gruppo, in questa fase compatibilmente con i limiti imposti dalla pandemia.
Il sindaco di Solaro Nilde Moretti: «Siamo convinti che si possa lavorare insieme, con gli esperti del settore e con le associazioni, per limitare i rischi e i danni provocati dal gioco d’azzardo. I primi ad essere smossi da queste iniziative devono però essere i giocatori ed i loro famigliari. Riconoscere il problema è il primo passo verso la soluzione, facendosi aiutare dai servizi che, fortunatamente, non mancano sul territorio e dati alla mano risultano efficaci e capaci di combattere questa problematica».
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