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Professione tricopigmentista: chi è, come lavora e la formazione necessaria

La tricopigmentazione è una tecnica innovativa ideata per ovviare esteticamente a problemi come alopecia e calvizie

tricopigmentazione

La tricopigmentazione è una tecnica innovativa ideata per ovviare esteticamente a problemi come alopecia e calvizie.

Di pari passo con l’evoluzione digitale sono aumentate anche l’informazione e la consapevolezza riguardo il trattamento della tricopigmentazione e, di conseguenza, la domanda è sempre più forte sia tra gli uomini che tra le donne.

La professione del tricopigmentista è ad oggi tra le più richieste nel settore della micropigmentazione.

In questo articolo viene spiegato dettagliatamente chi è il tricopigmentista, come lavora e come imparare questa professione così richiesta.

Chi è il tricopigmentista e come lavora

Il tricopigmentista è l’operatore che si occupa di applicare la tecnica della tricopigmentazione.

La parte pratica del suo mestiere, quella in cui inserisce il pigmento nella cute, riguarda solamente un terzo di tutto il lavoro che deve saper svolgere un tecnico della tricopigmentazione.

Secondo l’ordine che segue, infatti, un tricopigmentista deve saper:

  • esaminare il cuoio capelluto dei suoi clienti
  • verificare che sussistano le corrette condizioni per realizzare il trattamento
  • richiedere e leggere un tricogramma (analisi che certifica la salute del capello) laddove necessario
  • attestare l’idoneità del paziente prima di procedere eventualmente con la prima seduta

Solamente dopo essersi accertato che il paziente è adatto per sottoporsi all’intervento di tricopigmentazione, il tricopigmentista può iniziare a disegnare i capelli sulla base del cranio.

Per informazioni tecniche specifiche riguardo trattamenti e formazione è consigliabile consultare siti specializzati, come www.tricopigmentazione.org, all’interno del quale è possibile confrontarsi con leader e professionisti del settore della tricopigmentazione.

Che strumenti usa

Il primo strumento che un tricopigmentista deve saper utilizzare, è appunto la matita di cera con la quale disegna i capelli sulla testa dei suoi pazienti.

Gli altri strumenti che non possono mancare all’interno di uno studio di tricopigmentazione sono:

  • dermografo specifico per la tricopigmentazione
  • caschetto con lente di ingrandimento 4X
  • telo sterile monouso
  • aghi specifici
  • pigmenti naturali

Oltre a questi strumenti obbligatori per la sua professione, il tricopigmentista deve inoltre essere dotato di una spiccata sensibilità e di un certo savoir faire. Queste competenze trasversali sono fondamentali per saper trattare con ogni genere di cliente, soprattutto con quelli più toccati emotivamente dalle loro anomalie fisiche.

Corsi di formazione per tricopigmentista

Come è stato accennato precedentemente, il tricopigmentista è una professione molto richiesta nel campo dell’estetica. Ovviamente, come per ogni altra professione, all’aumentare della richiesta, aumentano anche i corsi e le lezioni a cui partecipare per specializzarsi.

Di seguito sono riportate delle informazioni utili a chiunque fosse interessato a intraprendere la carriera di tricopigmentista per orientarsi tra i vari corsi presenti sul mercato.

Un programma di studio di tricopigmentazione completo deve includere necessariamente l’insegnamento di:

  • le basi della tricopigmentazione
  • tecniche che tutelino la sicurezza dei clienti
  • la parte teorica della tecnica di tricopigmentazione
  • l’utilizzo dei principali strumenti necessari per l’esecuzione del trattamento
  • la tecnica del detmatoppik (ideata per chi porta i capelli medio lunghi o lunghi)
  • la tecnica dell’effetto rasato (applicata sulle persone totalmente calve)
  • la possibilità e la garanzia di poter effettuare, a fine corso, delle prove su dei modelli e delle modelle.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 20 Novembre 2021
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