Forza Italia Saronno: “Mozione sul Ddl Zan, la maggioranza non ha rispetto delle istituzioni”
Il gruppo saronnese di Forza Italia commenta la conclusione della vicenda relativa alla mozione a sostegno del Ddl Zan, discussa durante il Consiglio comunale di Saronno dello scorso 30 giugno
«La vicenda pro Ddl Zan è nata male e muore peggio». È con queste parole che Forza Italia Saronno commenta la conclusione della vicenda relativa alla mozione a sostegno del Ddl Zan, discussa durante il Consiglio comunale del 30 giugno.
Dopo un lungo e acceso dibattito di quasi quattro ore con punzecchiature, commenti e scambi di opinioni con toni piuttosto accesi tra i membri della maggioranza, il risultato finale era stato il voto favorevole alla mozione presentata dai consiglieri Lucy Sasso, Giuseppe Calderazzo e Marta Gilli, corretta nel suo testo iniziale da un emendamento presentato da Francesca Rufini, con l’invito al Senato di approfondire il Ddl e portarlo finalmente in votazione.
DDL Zan, il consiglio comunale di Saronno approva una mozione dopo 4 ore di dibattito
Invito che l’amministrazione comunale ha provveduto ad inoltrare al Senato lo scorso 11 novembre, oltre quattro mesi dopo l’approvazione della mozione.
«Si trattò di un’iniziativa “di bandiera” dal forte contenuto ideologico che conteneva l’impegno del Sindaco a trasmettere copia della stessa mozione al Senato della Repubblica – dichiara Forza Italia Saronno -. Ebbene, così non è stato. Il testo è rimasto lettera morta dal momento che l’atto di invio al Senato porta la data dell’11 novembre. Molti mesi dopo il 30 giugno e addirittura dopo quel 27 ottobre, data in cui il Senato ha affossato definitivamente il Ddl Zan. Quello che era sembrato un puro esercizio di retorica si è trasformato anche in una totale mancanza di rispetto verso le istituzioni».
«Esprimiamo la nostra solidarietà ai consiglieri proponenti la mozione – continua il partito -. Rimaniamo esterrefatti di fronte alla volontà politica di non attendere a quanto previsto dal voto non volendo credere a una mera incapacità amministrativa. Qualcuno cercherà di addossare la colpa agli uffici, altri parleranno di una leggerezza. Un politico della prima Repubblica diceva” A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Noi faremo peccato, ma pensiamo che quella mozione non sia rimasta ferma tre mesi per caso».
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