La celebrazione del 4 novembre a Saronno con l’Inno di Mameli cantato dagli studenti
Deposizione della corona, alzabandiera e canto dell'Inno di Mameli sono stati i principali momenti della cerimonia, svoltasi presso il monumento Cavalieri di Vittorio Veneto di via Primo Maggio
Si è svolta presso il monumento Cavalieri di Vittorio Veneto di via Primo Maggio nella mattinata di giovedì 4 novembre la celebrazione per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Si celebra infatti in questo giorno l’anniversario del cosiddetto armistizio di Villa Giusti, siglato a Padova il 3 novembre 1918, che segnò la resa austriaca e la fine della Prima Guerra Mondiale: gli italiani rientrarono nei territori di Trento e Trieste e venne così portato a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
La commemorazione della ricorrenza si è svolta con la deposizione della corona e l’alzabandiera, accompagnato dal canto dell’Inno di Mameli, eseguito dagli studenti della 2° C della scuola secondaria di I° dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” della città.
Presenti alla cerimonia le autorità cittadine, con il sindaco Augusto Airoldi, il presidente del Consiglio comunale Pierluigi Gilli e i membri della Giunta, i rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche e d’arma, una rappresentanza della Croce Rossa Italiana e della Protezione civile.
Tra le associazioni che hanno preso parte all’evento anche l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con il saronnese Aurelio Legnani, il partigiano Gatto.
In foto Aurelio Legnani e Claudio Castiglioni, presidente Anpi Saronno
Quest’anno le celebrazioni del 4 novembre, sono state dedicate alla memoria del Milite ignoto: il 4 novembre 2021 ricorre infatti il centenario della tumulazione della salma di un soldato senza nome nella tomba dell’Altare della Patria, gesto altamente simbolico con cui l’Italia volle ricordare dopo la tragedia della prima guerra mondiale, tutti i caduti in guerra.
Tra gli interventi durante la celebrazione, quello di Gianmarco Palladino, sottotenente commissario del Comitato di Saronno della Croce Rossa Italiana, che ha ricordato l’impegno locali dei volontari dell’organizzazione durante il primo conflitto mondiale: «A Saronno, l’allora sottocomitato cittadino della Croce Rossa Italiana curò, nel 1915, il sorgere di un ospedale territoriale con 60 posti letto nel verde del parco di Villa Koelliker – l’odierna casa di riposo Gianetti – adibito a ricovero e cura di ammalati e feriti di guerra e dove erano impiegate le prime infermiere volontarie, le nostri prime “crocerossine”. Ancora oggi conserviamo nel nostro archivio storico un telegramma attestante l’arrivo dei primi feriti di guerra: “Oggi pomeriggio arriveranno 50 feriti. Stop. Provvedasi”. L’ospedale territoriale saronnese nacque con veloce impulso, anche grazie al vivo e patriottico entusiasmo dei nostri concittadini, prodigatisi di generosità finanziaria, materiali ed indumenti».
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