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A Saronno il Comune è al lavoro per predisporre un piano freddo per i senzatetto

Il Comune sta lavorando ad un programma che preveda interventi sul territorio dedicati ai senzatetto per affrontare l'emergenza freddo. L'assessore Pagani ha incontrato in mattinata il prevosto don Galimberti e la vicepresidente della Fondazione Casa di Marta Francesca Volontè

Generica 2020

Con l’abbassamento delle temperature e l’inverno ormai alle porte, torna anche per il Comune di Saronno l’esigenza di predisporre un piano freddo per i senza fissa dimora, un programma che preveda interventi sul territorio dedicati ai senzatetto per affrontare l’emergenza freddo.

In città se ne è parlato recentemente, a seguito di un fatto di cronaca, l’occupazione dell’ex casa del vigile di quartiere presente nella zona Prealpi.

Ad oggi a Saronno non esiste un rifugio per senzatetto gestito dai Servizi sociali che offra una temporanea ospitalità notturna o una struttura pubblica gestita in collaborazione con enti del terzo settore.

GLI INTERVENTI PASSATI:

L’amministrazione Fagioli a suo tempo aveva attivato un ricovero nella zona Prealpi, proprio nell’ex casa del vigile di quartiere: lo spazio, attrezzato di otto posti letto, rimase a disposizione dei senzatetto per circa due anni, fino all’arrivo della pandemia.

Lo scorso anno, la Giunta Airoldi si insediò ad ottobre e in poche settimane non riuscì a predisporre un vero e proprio programma di intervento: all’emergenza freddo il Comune aveva quindi risposto acquistando una ventina di sacchi a pelo, che erano stati consegnati alle persone senza fissa dimora che gravitavano intorno alla città. Altre due persone erano poi state accompagnate al centro accoglienza di Rho.

I SENZA FISSA DIMORA IN CITTÀ:

In città le persone senza una fissa dimora sono circa una ventina (questo è il dato emerso lo scorso inverno): si tratta di senzatetto, persone con problemi di tossicodipendenza e stranieri irregolari. La Polizia locale riferisce che girano per i Comuni del circondario, ritrovandosi poi di fatto spesso a Saronno: per la notte i luoghi di rifugio più gettonati sono il pronto soccorso dell’ospedale, le case abbandonate e le aree dismesse.

LE AZIONI DEL COMUNE

In queste settimane l’assessore ai Servizi sociali Ilaria Pagani sta lavorando insieme agli uffici comunali alla predisposizione di un piano freddo per la stagione invernale: sul tema ha incontrato il prevosto don Claudio Galimberti e la direzione della Fondazione Casa di Marta, che in via Petrarca gestisce da quattro anni un edificio che accoglie al suo interno diverse realtà caritatevoli.

Casa di Marta di Saronno, uniti per aiutare gli emarginati e i “nuovi poveri”

Sono due i fattori da tenere in considerazione. Il primo è nuovo: la necessità di implementare un progetto che rispetti tutte le normative anti-covid.

C’è poi l’esigenza di proporre una soluzione che possa essere condivisa e accettata dall’utenza a cui è rivolta: «La difficoltà è la presa in carico da parte dei Servizi sociali, perché spesso queste persone non vogliono avere a che fare con il Comune – spiega l’assessore -. Hanno difficoltà ad accettare di essere in qualche modo tracciate e controllate».

Un aspetto che conferma anche Francesca Volontè, vicepresidente della Fondazione Casa di Marta: «È essenziale capire bene qual è il bisogno a cui si vuole dare una risposta, perché sono persone che hanno storie ed esperienze diverse e che a volte fanno una scelta di vita ben precisa». Il rischio quindi, quando si affronta temi di questo tipo, è quello di predisporre un aiuto che poi non viene effettivamente utilizzato dalle persone per le quali era stato pensato.

Obiettivo dell’amministrazione non è solo quello di dare una risposta al bisogno immediato, un riparo contro il freddo appunto, ma predisporre per i soggetti che saranno coinvolti un percorso di accompagnamento verso l’autonomia: «L’idea è di prendere in carico queste persone e aiutarle ad uscire da questa condizione di disagio – precisa l’assessore Pagani -. Non ha senso dare solo uno spazio per dormire».

«Siamo comunque in fase di definizione di un progetto, stiamo cercando di capire se è possibile trovare un accordo condiviso. Sono fiduciosa, i tempi di azione saranno comunque stretti» conclude l’assessore Pagani. 

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 29 Ottobre 2021
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