La comunità religiosa di Gerenzano celebra la festa della Madonna del Rosario
Ogni anno il mese di ottobre è dedicato alla festa liturgica della Madonna del Rosario, un appuntamento molto atteso e partecipato dalla comunità parrocchiale gerenzanese
Si è tenuta domenica 10 ottobre a Gerenzano la festa liturgica della Madonna del Rosario, celebrata dalla comunità cattolica. Per l’occasione nel pomeriggio si è tenuta la tradizionale processione della statua della Madonna per le vie del paese.
Inizialmente denominata “Santa Maria della vittoria”, la festa religiosa venne celebrata per la prima volta nel lontano 1572. Nell’ottobre dell’anno prima le truppe della Lega Santa vinsero la battaglia di Lepanto in Grecia, riuscendo a sconfiggere quelle dell’Impero Ottomano. In quegli stessi giorni a Roma veniva celebrata una processione dalle Confraternite del Rosario e il Papa San Pio V attribuì alla protezione di Maria, invocata durante la processione, la vittoria sui turchi.
“A presiedere la processione è stato invitato don Lorenzo Negri, che quest’anno celebra il venticinquesimo anno di sacerdozio – si legge nella nota della parrocchia -. Don Lorenzo ha vissuto a Gerenzano per diversi anni. La sua prima messa è stata celebrata proprio nella nostra chiesa, è ora parroco di S. Maria Beltrade e S. Gabriele Arcangelo in Milano”.
“La processione ha avuto inizio alle ore 15.00 con partenza dalla residenza “Villaggio Amico” dove gli ospiti della struttura, scesi nel cortile per un momento di preghiera davanti alla statua della Madonna, hanno posto delle rose bianche ai suoi piedi – continua la nota -. Il corteo della processione, seguendo tutti i dispositivi e le normative anti-covid, si è poi snodato per alcune vie del paese, fino a giungere al cortile dell’oratorio. Durante il tragitto la recita dei misteri del Rosario è stata intervallata dai passi del Vangelo e dalla lettura di alcune meditazioni accompagnate dai canti della Corale S. Cecilia e dal corpo bandistico cittadino. Don Lorenzo ha espresso alcuni pensieri inerenti la figura di Maria, ricordando come la Madonna sia innanzitutto madre e come ognuno di noi, avendo avuto una madre, possa capire cosa significhi: l’invito è stato quindi quello di non smettere di ricorrere a lei come a una madre. La seconda sottolineatura riguarda invece l’atteggiamento di Maria, che anche nel momento più doloroso, ai piedi della croce, non ha lasciato spazio alla disperazione, ma ci ha mostrato a vivere il dolore, come Gesù ci ha insegnato a viverlo. Dopo l’atto di affidamento delle famiglie a Maria e la benedizione solenne con la reliquia, si è concluso il pomeriggio con un momento di festa accompagnato dall’esibizione dei giovani allievi della Banda S. Cecilia”.
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