Cecilia Strada a Saronno per raccontare l’esperienza di ResQ
Serata pubblica di presentazione dell'equipaggio di terra di ResQ a Saronno, all’Auditorium Aldo Moro di viale Santuario 15 dalle ore 20.45 di mercoledì 13 ottobre prossimo
Riceviamo e pubblichiamo
Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, ricordando la figura del padre di cui aveva appreso la notizia della morte sulla nave della ong ResQ, ha orgogliosamente dichiarato che proprio quel giorno avevano attuato il primo salvataggio in mare. Un atto in continuità con gli insegnamenti del padre Gino che per tutta la vita ha voluto semplicemente salvare vite nei contesti dove facilmente la si perde.
La nave ResQ, una nave italiana voluta dalla società civile, nel suo primo viaggio nel mare Mediterraneo, qualche settimana fa, ha salvato 165 persone e oggi fa parte di una piccola flotta di navi impegnate in operazioni di soccorso.
Salvare vite “a prescindere dalla nazionalità, dalla religione e dai motivi che spingono molte persone ad attraversare il nostro mare” è l’obiettivo del progetto ResQ e sostenere questo progetto è una responsabilità che abbiamo sentito su di noi, rifiutando l’indifferenza strumentale e ingannevole incui ci spingono le politiche respingenti dell’Europa e del nostro governo.
Per questo motivo ci piace annunciare che Cecilia Strada sarà la relatrice, insieme al vicepresidente nazionale Corrado Mandreoli, della serata pubblica di presentazione di ResQ a Saronno, che si terrà all’Auditorium Aldo Moro di viale Santuario, 15 dalle ore 20,45 di mercoledì 13 ottobre prossimo.
Per chi non potrà partecipare è possibile seguirla in diretta facebook sulla pagina ResQ Saronno.
Chi siamo? Siamo l’equipaggio di terra di ResQ che si sta formando a Saronno.
Come in altri momenti drammatici che hanno segnato la storia abbiamo avvertito la necessità di fare qualcosa di umano. Qualcosa di concreto che spesso tocca fare alla società civile e solidale per tamponare, per provare a colmare l’inerzia, in questo caso ipocrita, della politica e ancor più delle istituzioni. Ma progetti così complessi che operano in contesti difficili e che subiscono azioni di contrasto anche istituzionali, hanno bisogno di un grande sostegno in mare e in terra.
Da qui l’idea di accostare all’equipaggio in mare tanti equipaggi di terra che sappiano navigare nelle proprie comunità territoriali portando informazione, creando eventi, raccogliendo fondi. Anche a Saronno si è costituito un gruppo di persone e associazioni, mettendosi in rete con gli altri gruppi di ResQ attivi su tutto il territorio nazionale. Crediamo che questa iniziativa sia l’occasione per le persone e per le associazioni saronnesi per fare qualcosa, ora, subito, in prima persona, reagendo allo sdegno molte volte provato davanti ai morti, “non salvati” nel Mediterraneo (dal 2014 sono più di ventimila).
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