A Castiglione Olona anche la chiesa di Villa si fa bella per i 600 anni della Collegiata
In occasione del sesto centenario della Collegiata la parrocchia Beata Vergine del Rosario ha avviato un progetto per rimettere a nuovo gli esterni della chiesa nel centro del borgo
(particolare da una foto di Franco Canziani) – Il Sesto Centenario della Collegiata, che inizierà il 7 gennaio 2022, sarà occasione per ricambiare l’affetto dei castiglionesi nei confronti del bellissimo complesso monumentale che domina il borgo, con iniziative che avranno un riflesso su tutto il centro storico, proprio come accadde sei secoli fa.
Se la Collegiata fu il centro propulsore del progetto avviato dal cardinale Branda Castiglioni, infatti, ad essere trasformato fu l’intero paese con nuovi palazzi, la scuola di grammatica e di canto e la chiesa di Villa.
Proprio la chiesa di Villa, che deriva il suo nome tradizionale dalla posizione nella piazza centrale di Castiglione Olona, sarà presto oggetto di un intervento che darà nuovo splendore all’edificio, riqualificando il cuore del borgo.
La parrocchia Beata Vergine del Rosario ha affidato il progetto a Semarchitettura degli architetti Matteo Scaltritti e Lorena Bauce, che si avvarrà dell’intervento specializzato della ditta Icsa – Interventi conservativi storico artistici del restauratore Bruno Giacomelli.
Il progetto
«Dopo alcuni saggi stratigrafici eseguiti lo scorso marzo per indagare la situazione attuale delle finiture esterne dell’edificio, si è deciso di procedere con un intervento manutentivo per riqualificare l’aspetto delle superfici intonacate della chiesa e del suo campanile – spiegano i responsabili del progetto – In particolare si interverrà su depositi superficiali diffusi; su fenomeni di alterazione in alcune zone della fascia inferiore, dovuti alla presenza di umidità di risalita; su rappezzi in corrispondenza dei fori dei ponteggi di interventi precedenti. Saranno sanate le leggere discontinuità della planarità della pareti che favoriscono il deposito di sporco. Queste azioni prepareranno la superficie all’applicazione di una velatura a calce. Infine sarà sottoposto a pulitura il portale in pietra della sagrestia».
La chiesa di Villa
La chiesa di Villa è un gioiello architettonico che porta in Lombardia le novità architettoniche del primo Rinascimento fiorentino.
Consacrata al Corpo di Cristo, alla Vergine Assunta e ai Dottori della Chiesa, la chiesa fu voluta dal cardinale Branda Castiglioni in luogo di una cappella del Santo Sepolcro. Una bolla, promulgata da papa Eugenio IV nel 1437, conferma l’avvenuto inizio della costruzione, terminata entro il 1444.
All’esterno due grandi statue di San Cristoforo e Sant’Antonio Abate affiancano un bel portale dal calibrato gusto classicheggiante. L’armoniosa pianta centrale è esaltata dai volumi interni, con l’aula quadrata sormontata da una grande cupola, e abitata da sculture in pietra e terracotta, dall’Annunciazione ai Padri della Chiesa, fino al corredo scultoreo del monumento funebre per Guido Castiglioni.
I prospetti interni ed esterni, scanditi da un ordine gigante di lesene con capitelli corinzi, sono giocati sul contrasto tra elementi plastici architettonici in pietra molera e superfici intonacate.
Gli studi concordano nel rilevare una matrice progettuale toscana e riconoscono il modello nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze, progettata da Filippo Brunelleschi e terminata nel 1429. Si tratta dunque di una ripresa cronologicamente molto vicina al modello, la più precoce in terra lombarda.
Le affinità con gli esempi più aggiornati del primo Rinascimento fiorentino vanno ben oltre lo sviluppo in pianta e la bicromia degli elementi in pietra grigia su muri intonacati, poiché riguardano anche la tecnica costruttiva: la cupola di Castiglione fu realizzata a spina di pesce, come la cupola di Santa Maria del Fiore, progettata da Brunelleschi e iniziata nel 1420.
L’ipotesi attualmente più accreditata vede il senese Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta quale autore del disegno architettonico: negli anni Trenta del XV secolo a Castiglione Olona affrescò nella cappella di Palazzo Branda Castiglioni e in Collegiata, ma in seguito fu documentato anche quale architetto militare, oltre che scultore; le sue conoscenze architettoniche e prospettiche, nonché i suoi interessi antiquari, si evidenziano anche negli affreschi castiglionesi.
La chiesa di Villa è aperta tutti i giorni, a ingresso libero, dalle 9 alle 18.
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