Amazon riconosce i sindacati: cosa cambia per i 40 mila lavoratori della filiera
Il protocollo d’intesa firmato al Ministero del Lavoro tra i sindacati dei trasporti e Amazon rappresenta un primo passo fondamentale nelle relazioni tra i lavoratori e il colosso mondiale dell’e-commerce
Il protocollo d’intesa firmato al Ministero del Lavoro tra i sindacati dei trasporti e Amazon rappresenta un primo passo fondamentale nelle relazioni tra i lavoratori e il colosso mondiale dell’e-commerce.
È anche un unicum a livello globale il riconoscimento del ruolo dei sindacati all’interno dell’azienda, che in Italia occupa circa 40 mila persone tra assunti direttamente da Amazon e l’universo dell’indotto, dai driver alle cooperative che si occupano di logistica. A Origgio, nel Saronnese, c’è una delle 6 sedi di Amazon in Lombardia.
IL COMMENTO DI AMAZON
La trattativa nasce anni fa e ha avuto una svolta sostanziale lo scorso marzo, quando per la prima volta tutta la filiera collegata ad Amazon ha incrociato le braccia per chiedere tutele e diritti. Il documento firmato mercoledì 15 settembre va in quella direzione, apre ad un avvio delle relazioni sindacali per avviare un dialogo nel solco del contratto collettivo nazionale dei trasporti.
Soddisfatti i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt che si sono seduti al tavolo col Ministero del Lavoro e con Amazon Italia Logistica Srl, assistita da Conftrasporto. Di «intesa importante sulle relazioni industriali ed il riconoscimento del ruolo del sindacato che segna un punto di novità a livello mondiale nelle relazioni con il colosso dell’e-commerce» ha parlato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a cui fanno eco le parole del segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio: «Coronamento di un lavoro iniziato molti anni fa. Si tratta di un risultato importante, passato per diverse azioni di mobilitazione, prima territoriali, fino allo sciopero nazionale del marzo scorso».
Con il protocollo d’intesa i lavoratori di Amazon avranno una rappresentanza sindacale riconosciuta dall’azienda, attraverso cui discutere di temi da anni sul piatto: premi di risultato, carichi di lavoro, sicurezza.
QUI I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO D’INTESA
Sottoscritto al Ministero del Lavoro un protocollo tra Amazon e sindacati
Il segretario nazionale della Uil Trasporti Marco Odone ha commentato: «Siamo molto soddisfatti di questo risultato avvenuto grazie ad una combinazione di fattori e grazie alla sensibilità dimostrata da questo Ministero. È un percorso che comincia con la firma di questo protocollo per la regolamentazione strutturale di tutto il settore. Il passo successivo sarà la ripresa delle trattative con le associazioni datoriali di tutto il mondo che riguarda i servizi in appalto».
Fit e Felsa Cisl commentano: «L’accordo è positivo perché applicandolo si può e si deve favorire la buona occupazione. Il documento è un primo step, nel senso che consente di avere relazioni sindacali vere e proprie con la multinazionale e avviare un percorso condiviso nel solco del contratto collettivo nazionale. La nostra priorità è la buona occupazione: creare posti di lavoro è importante ma lo è anche che essi abbiano continuità e piena dignità. Le soluzioni si possono trovare in un’ampia apertura di dialogo che consenta di trovare le giuste risposte contrattuali. Questo lo sottolineiamo soprattutto per le aziende più grandi che operano nell’ambito di merci e logistica, che macinano utili e che troppo spesso ricorrono ad appalti o esternalizzazioni anche per quello che sarebbe il loro core business: sono queste le storture che vogliamo arrivare a eliminare».
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