Saronno si prepara a salutare don Armando Cattaneo
Domenica 19 settembre la Comunità Pastorale ha organizzato Messe e diversi momenti per il saluto al prevosto. Sul notiziario parrocchiale il saluto del diacono Massimo Tallarini
Saronno si prepara a salutare don Armando Cattaneo. Domenica 19 settembre la comunità pastorale Crocifisso Risorto alle 10 ha organizzato una Messa in Prepositurale (sarà possibile seguire la celebrazione su maxischermo in S. Francesco): in piazza si potrà seguire la celebrazione in audio, ma senza la possibilità di sedersi, rispettando le norme di distanziamento in vigore. La celebrazione sarà trasmessa in diretta audio e video su Radiorizzonti InBlu (fm88, canale 880 digitale terrestre, radiorizzonti.org, app MiRadio).
Dopo la Messa delle 10 si potrà salutare don Armando in piazza. In via Legnani, al termine della Messa delle 11 celebrata per la festa dell’Oratorio, saluto di famiglie e ragazzi a don Armando con la preghiera dell’Angelus, cui seguirà il pranzo comunitario nel rispetto delle norme (prenotarsi in segreteria e in oratorio). La Messa delle 11 in S. Francesco sarà posticipata alle 11.30.
Per salutare don Armando il diacono Massimo Tallarini ha scritto un messaggio pubblicato sul notiziario parrocchiale:
Un saluto che è per tutti occasione spirituale. Ciao don Armando. Per te e per noi questa domenica è occasione per maturare nella vita spirituale, perché quando ci si saluta emergono i ricordi. I ricordi diventano occasione per dire grazie, per esaminarsi per gli errori compiuti, per pregare vicendevolmente per il cammino che ciascuno oggi intraprende. E i ricordi, filtrati dalla preghiera reciproca, diventano occasione spirituale se riconosciamo in essi che è lo Spirito Santo che guida la vita di ciascuno e delle nostre comunità, senza esaltazioni personalistiche e senza inutili rancori. Come credenti, infatti, non possiamo oggi lasciarci guidare dagli apprezzamenti o dalle critiche sul servizio svolto da don Armando in città. Invece, poichè crediamo che sarà lo Spirito a permetterci di capire insieme come raccogliere, migliorare, precisare, nei giorni a venire, le provocazioni ricevute in questi 9 anni, ho pensato di salutarlo raccogliendo alcune di queste provocazioni.
Innanzitutto una carità attenta ai singoli, cercando un coordinamento tra le strutture ecclesiali e quelle che si ispirano al cristianesimo (Caritas, S. Vincenzo, Cav, Fondo cittadino, Casa di Marta, Mensa di Betania…); la croce di Lampedusa in Prepositurale, defilata sotto l’antico crocifisso, è lì per ricordarci di andare oltre l’indifferenza sulle povertà, le emergenze, i profughi. Poi l’ascolto dell’altro: con don Armando si è cercato di sentire la società civile, le associazioni (anche non direttamente di ispirazione cristiana), i cristiani di altre confessioni, i responsabili del mondo islamico, i testimoni del nostro tempo nei quaresimali (don Patriciello, don Ciotti, Ernesto Olivero, Paolo Picchio, don Fortunato Di Noto…), i grandi temi ecclesiali delle catechesi (Laudato si’, Amoris Laetitia, I comandamenti). Ascoltare non vuol dire sempre condividere, ma è fondamentale per costruire.
I giovani: il centro per adolescenti del Santuario, voluto fortemente da don Armando come attenzione ai giovani, sta diventando piano piano realtà, che speriamo presto possa prendere avvio. Le strutture e l’arte: il riordino degli ambienti e il restauro delle opere d’arte è stato impegnativo; occorre ancora imparare che le strutture ecclesiali e l’arte sacra sono per le persone e non viceversa. Scorrendo nella nostra mente ricordi e provocazioni, questo arrivederci può aiutarci a comprendere meglio la nostra vita di fede personale e comunitaria. Se saremo capaci di far diventare questo saluto una occasione spirituale, vuol dire che come uomini, come donne, come cristiani, siamo almeno sulla buona strada del Vangelo. A-rivederci, don Armando!
diacono Massimo Tallarini
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