Profondità e prospettiva: nuovo volto per la controfacciata della chiesa di San Francesco di Saronno
Durante i lavori di restauro è stata ricostruita la profondità dell'affresco della controfacciata attraverso la ripittura sul muro della pavimentazione, a continuazione del pavimento reale. Il progetto era stato precedentemente approvato dalla Committenza e dalla Soprintendenza
Si tratta di una vera e propria ricostruzione pittorica quella realizzata nella parte bassa della controfacciata della chiesa di San Francesco di Saronno, dove è attualmente in corso un intervento di restauro conservativo ed estetico degli affreschi.
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È quanto hanno raccontato l’architetto Carlo Mariani, direttore dei lavori di restauro e la restauratrice Federica Bruschi, che sui ponteggi della chiesa sta lavorando insieme ad altri tre restauratori per riportare all’antico splendore gli affreschi della navata centrale e della controfacciata.
La proposta è partita proprio dalla restauratrice Bruschi, a cui vanno i sentiti ringraziamenti dall’architetto Mariani: «Se siamo arrivati a questo punto è stato grazie ad una sua intuizione, che ho colto e apprezzato. L’idea è stata discussa con la Committenza nella persona di Monsignor Armando Cattaneo e l’abbiamo poi sottoposta alla Soprintendenza, che ha accolto e condiviso quanto avevamo proposto».
L’idea è stata quella di ricostruire la profondità dell’affresco della controfacciata attraverso la ripittura sul muro della pavimentazione, a continuazione del pavimento reale, eliminando il basamento che era stato precedentemente dipinto, frutto quest’ultimo di una restaurazione avvenuta a fine degli anni ’80.
«Negli anni ’60 il dipinto della parte bassa della controfacciata era ormai completamente distrutto – spiega la restauratrice Bruschi -, la decorazione originale era ormai andata persa. Nei lavori di restauro risalenti agli anni ’80 hanno dipinto un basamento, ma non si sono spinti ad un’interpretazione, un po’ perché era complicato, un po’ perché non si usava e un po’ perché allora si tendeva a scegliere la soluzione più semplice».
«L’intervento alla controfacciata è il simbolo della conclusione della presenza di un pastore che ha improntato il proprio ministero sacerdotale con “lo sguardo profetico” sempre attento alla persona e con una visione al futuro» sottolinea l’architetto Mariani in riferimento al prossimo trasferimento del prevosto di Saronno don Armando Cattaneo.
L’affresco della controfacciata risale alla prima metà del ‘700 e non si è al momento a conoscenza del nome dell’autore dell’opera. «Non ci sono documenti che dimostrino che l’affresco in origine fosse così, però abbiamo completato per logica quello che già c’era – ha sottolineato la restauratrice Bruschi – . È quindi un’interpretazione che segue una logica, anche perché l’architettura è un po’ come la matematica, non c’è nulla di inventato».
I lavori di restauro degli affreschi della navata centrale e della contro-facciata sono partiti nel marzo 2021 e sono parte di un progetto di restauro che costituisce il terzo lotto di un programma più ampio, iniziato alcuni anni fa con un primo intervento conservativo del manto di copertura e delle capriate lignee e un secondo intervento di restauro degli apparati decorativi del presbiterio e dell’arco trionfale.
Il terzo lotto si concluderà entro il 31 ottobre 2021. Un progetto da 149 mila euro che è stato cofinanziato da Regione Lombardia con una cifra pari a 74.500 euro e che permetterà di riportare all’antico splendore gli affreschi della chiesa situata a due passi dalla stazione di Saronno.
Alla scoperta dei lavori di restauro degli affreschi della chiesa di San Francesco
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