La partigiana Ivonne Trebbi scrive a Draghi sui diritti delle donne e il Presidente le risponde
Trebbi a inizio luglio aveva infatti deciso di scrivere al presidente Draghi dopo aver letto una dichiarazione pubblica del Primo Ministro pubblicata su Repubblica.it relativa alla disparità di salario tra uomini e donne
È stata una inaspettata sorpresa la lettera inviata lo scorso 21 luglio dal presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Mario Draghi alla casella e-mail di Ivanne Trebbi, partigiana italiana e deputata per il Partito Comunista Italiano dal 1979 al 1987.
Trebbi a inizio luglio aveva infatti deciso di scrivere al presidente Draghi dopo aver letto una dichiarazione pubblica del Primo Ministro pubblicata su Repubblica.it relativa alla disparità di salario tra uomini e donne. «Ho letto quell’articolo dedicato tutto alle donne e ho pensato che un Primo Ministro del Governo che prende una posizione così netta a favore dei diritti delle donne non è una cosa da poco – racconta la partigiana -. Necessitava di una risposta, quindi abbiamo scritto un’e-mail. Poi non ci ho più pensato, con tutti gli impegni che ha un Presidente del Consiglio».
Lo scorso 21 luglio è invece inaspettatamente arrivata la lettera ufficiale di risposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. «La sua risposta è la dimostrazione di una grande sensibilità nei confronti delle donne. È stata una grande soddisfazione, pensare che anche chi è in alto è disponibile ad ascoltare la voce della gente che è più in basso. Abbiamo l’abitudine di dire che nessuno ci ascolta, ma non è così, facciamoci sentire».
«Per me farsi sentire significa memoria storica: bisogna raccontare cosa è stata la storia del tuo paese e del mondo, piena di miserie, di guerre e di morti per fare. Poi la lotta contro l’indifferenza: se sei indifferente di fronte al male che hanno gli altri, perisci anche tu, perché adesso tocca a me stare male, ma domani toccherà a te. Allora niente indifferenza, ma solidarietà, diamoci la mano, lavoriamo insieme».
La lettera inviata al presidente Draghi:
Egregio Dottor Mario Draghi, Primo Ministro del Governo Italiano
Sono una donna di 93 anni, ho visto con tanto piacere la pozione che lei ha preso sui diritti delle donne, dicendo “superiamo la disparità uomo-donna nei salari” apparso su Repubblica.it mercoledì 7 luglio.
La mia esperienza dice che questa sua posizione avrà una notevole influenza in Italia e negli altri Paesi, per questo volevo esprimere la mia riconoscenza per il suo contributo alla emancipazione e liberazione delle donne alla quale pure io ho contribuito.
Con affetto sincero
Partigiana e Onorevole
Ivanne Trebbi Aloardi
Di seguito la risposta del presidente Draghi:
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