In partenza verso l’Africa subsahariana: a Cislago il saluto ai rondoni ospiti del castello
Con l'arrivo dell'estate i rondoni partono per raggiungere i luoghi di svernamento nell'Africa subsahariana. A Cislago le guardie ecologiche volontarie del coordinamento dei PLIS dell'Insubria Olona hanno tenuto un evento di saluto ai rondoni che nidificano nel Castello del paese
La leggenda vuole che i rondoni nidifichino tra le fessure del castello Visconti Castelbarco di Cislago da secoli, addirittura dai tempi risalenti alla sua costruzione. Quello che è certo è che tra le sue fessure è presente oggi una delle più numerose colonie di rondoni della Provincia di Varese: arrivano ogni anno in primavera e rimangono fino all’inizio dell’estate, periodo in cui ripartono verso i luoghi svernamento africani.
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Proprio lo scorso venerdì 9 luglio in piazza Toti a Cislago si è tenuta una serata di educazione ambientale organizzata dalle Guardie Ecologiche Volontarie del coordinamento dei PLIS dell’Insubria Olona (le foto allegate sono di Laura Turnoni): l’evento è stato per i presenti uno spunto per conoscere meglio e vedere da vicino questi uccelli migratori e salutarli in attesa del loro ritorno la prossima primavera.
Grazie alla collaborazione tra Lipu Varese e il Gruppo Insubrico di Ornitologia è in corso una mappatura dei siti di nidificazione in provincia di Varese: il progetto è denominato “Sulle ali dei rondoni” e ha lo scopo di sensibilizzare amministrazioni e cittadini nella tutela dei luoghi di nidificazione, in particolare nel periodo riproduttivo, dal momento che queste specie nidificano negli edifici in contesti urbani.
Tra le fessure del castello di Cislago ha nidificato anche una coppia di gheppi. Lo scorso anno il nido è stato notato dai piccoli studenti della scuola dell’infanzia “Le Carbonelle Colorate” e da lì le maestre hanno deciso di avviare un progetto di educazione ambientale che ha coinvolto entrambe le sezioni della scuola. Genitori e bambini si sono alternati nelle attività di monitoraggio e grazie a fotografie e video poi condivisi sulla piattaforma dell’asilo è stata creata una vera e propria attività didattica legata all’osservazione di questa specie di rapaci.
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