Gianetti Ruote, il segretario di Cgil Landini a Ceriano Laghetto: “Quello che sta succedendo è da Far West”
Solidarietà anche dal segretario del Pd Letta, di senatori e sindacalisti. Le lavoratrici ed i lavoratori della Gianetti hanno scritto una lettera ai loro colleghi della GKN di Capalle
Prosegue la mobilitazione alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, la prima (e purtroppo non l’unica) azienda a chiudere dopo la fine del blocco dei licenziamenti.
Alla storica fabbrica che dal 1800 costruisce ruote, dai carri ai camion, tir, mezzi pesanti, ma anche delle Harley Davidson. La comunicazione ai lavoratori è arrivata via mail sabato 3 luglio, a fine turno: 152 lavoratori sono stati messi in ferie, per poi andare in permesso retribuito fino alla chiusura definitiva dello stabilimento.
Quello della Gianetti Ruote è il primo caso eclatante a livello nazionale di chiusura di un’azienda al termine del blocco dei licenziamenti. Sono molte le personalità e i vertici sindacali ad essere arrivati in Brianza a portare la solidarietà ai lavoratori. Sabato 10 luglio è stato il segretario generale di Cgil Maurizio Landini a dare un segnale ai lavoratori e al mondo della politica: «Quello che sta succedendo in alcune aziende, come in Brianza, è da Far West. Il governo e le associazioni datoriali facciano rispettare gli accordi». Gli ha fatto eco Alessandro Pagano, di Cgil Lombardia: «È un tentativo di approfittare dello sblocco dei licenziamenti, ci opporremo con tutte le nostre forze».
Anche il segretario del Pd Enrico Letta ha incontrato i lavoratori della Gianetti a Monza, promettendo un impegno a tutti i livelli del partito. Il senatore del Pd Roberto Rampi ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda ed è andato a manifestare la solidarietà ai lavoratori: «Pranzo della domenica coi lavoratori di Gianetti Ruote in presidio permanente per bloccare la procedura di chiusura e licenziamento collettivo e ridare speranza e futuro a una fabbrica che ha commesse e che fino a una settimana fa attivava gli straordinari. Vicinanza e solidarietà innanzitutto a delle persone con storie trentennali di fabbrica. E poi il lavoro per far funzionare i canali attivati e arrivare a una soluzione che è possibile con l’impegno di tutti».
Anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha fatto visita al presidio permanente dei lavoratori.
Nella mattinata di lunedì, all’inizio della seconda settimana di protesta, è arrivata la solidarietà dello Spi Cgil Lombardia con Valerio Zanolla, segretario generale, e Federica Trapletti.
Le lavoratrici ed i lavoratori della Gianetti che si alternano all’esterno dell’azienda hanno espresso solidarietà e vicinanza ai loro colleghi della GKN di Capalle, periferia del comune di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, multinazionale inglese attiva nel settore dell’automotive, nella produzione di semiassi e di elementi di trasmissione, di proprietà di un fondo statunitense che ha stabilito il licenziamento in tronco di 422 dipendenti.
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