Ritrovato grazie “A chi l’ha visto”, ricerche di lavoro e licenziamenti nel podcast del 5 luglio
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Le principali notizie di lunedì 5 luglio
Ritrovato grazie ad uno spettatore di “Chi l’ha Visto” un 24enne scomparso nel 2019 da Marnate
Ritrovato grazie a uno spettatore, sta bene il giovane di 24 anni scomparso in circostanze allarmanti a settembre del 2019 dalla provincia di Varese con la sua bicicletta.E’ stato il sacrestano di una parrocchia di Milano, che frequentava da qualche settimana, a ricordarsi dell’appello lanciato dalla mamma del giovane di Marnate a “Chi l’ha visto?”. Lei, felicissima, ha avvisato la redazione della trasmissione di RaiTre e ha ringraziato tutti.
Lavori per l’estate, Openjobmetis cerca 6.000 persone in tanti settori
Dopo pochi giorni dall’inizio dell’estate, sono circa 6000 le posizioni aperte, principalmente nei settori della Grande Distribuzione Organizzata, agricoltura, manifattura e per i grandi eventi fieristici che torneranno in calendario a settembre. E’ questo lo scenario delineato per i prossimi 3 mesi dall’Agenzia per il Lavoro Openjobmetis. la parte del leone è ricoperta dal settore alberghiero e della ristorazione, ad oggi quello che offre più posizioni lavorative.
Dai servizi a Emirates, è sciopero negli aeroporti
È finito il blocco dei licenziamenti e ora lavoratori e sindacati si preparano ad una dura battaglia per difendere i posti di lavoro in un settore – quello dell’aviazione civile – molto esposto ai rischi della pandemia. Martedì 6 luglio scatta lo sciopero nazionale del trasporto aereo, per 24 ore di fila. I sindacati di categoria – Filt Cgil, Uiltrasporti ed Ugl TA – scendono in piazza per dire no ai licenziamenti per tutto il settore, per chiedere un tavolo di crisi permanente sul trasporto aereo per la risoluzione delle crisi delle società di gestione aeroportuale. Una mobilitazione che tocca anche Malpensa, anche se il presidio per l’intero sistema aeroportuale milanese è concentrato su Linate.
152 lavoratori licenziati via mail: proteste e mobilitazione permanente alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto
È in Brianza, a pochi passi da Saronno, la prima impresa a chiudere dopo lo sblocco dei licenziamenti. È la Gianetti Ruote, storica fabbrica di Ceriano Laghetto, acquisita da qualche anno fa un fondo: ha iniziato nel 1800 costruendo le ruote dei carri, oggi produce ruote per camion, tir, mezzi pesanti, ma anche per le Harley Davidson. La comunicazione ai 152 lavoratori è arrivata via mail sabato 3 luglio, a fine turno: i dipendenti sono stati messi in ferie, per poi andare in permesso retribuito fino alla chiusura definitiva dello stabilimento. Quello della Gianetti Ruote è il primo caso eclatante a livello nazionale di chiusura di un’azienda al termine del blocco dei licenziamenti. È stata subito decisa la mobilitazione generale e sono stati organizzati presidi già nella notte tra sabato e domenica “per evitare che la proprietà porti via i macchinari”. Una mobilitazione che continuerà nei prossimi giorni. Sono tantissime le reazioni del mondo del sindacato e della politica locale, per una notizia che ha colto di sorpresa e amareggiato sindacati e amministratori locali.
Lotta al virus: un “sequenziatore di varianti“ donato all’ospedale dal Circolo della Bontà
Si chiama MISeq, è un sequenziatore di ultima generazione quanto mai prezioso in questa fase, speriamo l’ultima, della pandemia: serve infatti a “dare la caccia” alle mutazioni del virus SarsCov-2, alla cosiddetta variante Delta in particolare. Lo strumento è stato consegnato da Fondazione Circolo della Bontà al laboratorio di Microbiologia di Asst Sette Laghi, al quale mesi fa la stessa Onlus aveva donato la “Ferrari dei tamponi”, una macchina in grado di raddoppiare i controlli per il censimento aggiornato del virus.
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